S&P: le condizioni del credito in Europa nel quarto trimestre 2022

Key takeaways:

L’Europa si trova di fronte a un outlook geopolitico ed economico complesso e incerto, poiché la propensione al rischio politico della Russia sembra in aumento dopo la perdita di territori in Ucraina, mentre i prezzi elevati dell’energia alimentano l’inflazione, portando a interventi a sostegno di consumatori e imprese, e le banche centrali ricalibrano rapidamente i tassi d’interesse. S&P prevede quindi un momento di stagnazione nell’Eurozona nel 2023, dopo una contrazione a fine 2022 e inizio 2023, mentre ritiene che il Regno Unito stia già affrontando una moderata recessione, iniziata nel secondo trimestre 2022 e destinata a durare complessivamente per quattro trimestri.
 
Rischi:

un escalation russa in Ucraina;
condizioni di finanziamento più restrittive in presenza di un’inflazione elevata, nonostante un rallentamento della crescita e l’aumento delle probabilità di una piena recessione;
gli interventi sui mercati energetici da parte dell’UE e del Regno Unito, pur necessari, sono onerosi e la loro implementazione tempestiva è complessa.

Rating: Le azioni di rating in Europa si mantengono bilanciate, ma S&P prevede una maggiore erosione dei buffer con l’inizio del prossimo anno. Sebbene il rifinanziamento non rappresenti una preoccupazione immediata per la maggior parte delle aziende, le prospettive di recessione e il calo delle valutazioni accentueranno l’attenzione di proprietari e creditori sulla redditività delle imprese più vulnerabili. I default iniziano ad aumentare, seppur da minimi storici,  e dovrebbero raggiungere il 3% entro la metà del 2023.