PMI Award 2022: crescita, innovazione e internazionalizzazione alla base del successo

- di: Diego Minuti
 
Si è svolta oggi, a Roma, la cerimonia di consegna dell'edizione 2022 del PMI Award che, come ha detto Germana Loizzi, Presidente di Gedecom, vuole essere un tributo alle eccellenze imprenditoriali del Paese, sulle quali è tornata l'attenzione dopo che, però, ''nel periodo più critico legato alle misure adottate per contenere i contagi, forse erano quasi state dimenticate''.  Per questo, ha aggiunto Germana Lozzi, il gruppo Italia Informa, istituendo il PMI Award, ha voluto ''sottolinearne l'insostituibile ruolo nel tessuto produttivo del Paese''. Un riconoscimento che intende essere una conferma dell'impegno speso da Italia Informa a sostegno del settore, con le sue pubblicazioni e con il suo quotidiano online. Nell'aprire la manifestazione, ospitata nel salone del Rome Cavalieri Waldorf Astoria, Andrea Colucci, Direttore editoriale di Italia Informa, dopo avere ricordato che le PMI sono il 'tessuto connettivo'' della nostra industria, ha detto che le piccole e medie imprese premiate hanno aderito alla perfezione di tre criteri posti alla base dei premi stessi: crescita, innovazione e internazionalizzazione. Criteri assolutamente oggettivi tanto che, ha spiegato Colucci, è stato deciso di non redigere le motivazioni dei nove premi perché le Pmi cui è stato conferito il riconoscimento, appunto, per innovazione, crescita e internazionalizzazione, sono ormai riconosciute eccellenze italiane. 

I premi di questa prima edizione sono stati assegnati, quindi, a Netalia, eViso, Officina Stellare, Take Off, Sourcesense, Latterie Inalpi, ISSV (Puma Security), Proxima Network e Villa Sandi.

Ad aprire i lavori è stato l'intervento di Fabrizio Balassone, Capo della struttura economica di Banca d'Italia, che ha tracciato una cornice assolutamente esaustiva della storia recente dell'economia italiana e di come, in essa, sempre grande importanza abbiano le piccole e medie imprese. Balassone è partito da un dato generale, quello che dice che l'economia italiana ha registrato un prolungato ristagno della produttività, che ha avuto un andamento molto inferiore rispetto a quelle dell'area Euro. Con evidenti ritardi, ha aggiunto, ricordando come nel 2021 il Pil italiano è stato di pari a livello a quello del 2000, mentre nella media dell'area Euro è cresciuto di un quarto, con Francia, Germania e Spagna ad ottenere risultati molto migliori rispetto al nostro, per un divario attribuibile all'andamento della produttività oraria del lavoro. Comunque, ha sottolineato Balassone, l'Italia può oggi contare su un segmento in crescita di imprese innovative ai quali si deve il recupero di competitività che il Paese ha segnato nell'ultimo decennio. Tanto che è tornata in avanzo commerciale dopo più di trent'anni. Persistono comunque, ha detto Balassone nella sua analisi, elementi di fragilità.

Come il troppo elevato numero di microimprese (quelle che hanno meno di dieci addetti). In questo panorama spicca la vivacità delle PMI che si confermano il segmento della nostra economia più dinamico. Tanto che, ha detto Balassone, nel decennio 2010-2019, la loro produttività è cresciuta di 6,5 punti. Se confrontata con quella di altri Paesi forti dell'area Euro, la produttività delle Pmi italiane è solo lievemente inferiore a quello delle ''colleghe'' francesi, ma nettamente superiore alle piccole e medie imprese di Germania e Spagna.   Per quanto riguarda il peso delle PMI italiane sull'export, esso è nettamente superiore rispetto a quelle francesi e tedesche (intorno al 20%), superando anche quelle spagnole (al 33%). Prima della consegna dei premi, Alberto Franceschini Weiss, Presidente di Ambromobiliare, ha moderato una tavola rotonda alla quale hanno partecipato: Marco Agosto, Responsabile Marketing e Business Strategy di Banca Ifis; Alda Paola Baldi, Head of Procurement di ENEL Italia; Barbara Lunghi, Head of Primary Markets di Euronext (Borsa Italiana); Giovanni Natali, Presidente di Assonext; Francesco Tilli, Direttore Relazioni Istituzionali di Simest e Giuseppe Tripoli, Segretario Generale di Unioncamere. 


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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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