Alessandro Picardi, dopo Tim la nuova sfida si chiama Olivetti

 
Adriano Olivetti è uno di quegli italiani che ci rende orgogliosi di questo Paese. Un visionario, un creativo fuori dagli schemi, un imprenditore talmente rivoluzionario e avanti con i tempi da risultare incredibilmente attuale. L’azienda che ha creato rappresenta un pezzo della nostra storia, pregna di fascino e d’ispirazione per chi, proprio come Olivetti, pensa che tutto sia possibile. Ora il timone di quest’illustre marchio passerà tra le mani di Alessandro Picardi, già Executive Vice President Tim, che a breve assumerà la Presidenza di Olivetti per portare avanti una nuova sfida professionale.  Napoletano, classe 1977, Picardi vanta una lunga esperienza nel mercato delle telecomunicazioni e delle radiotelevisioni. Al punto che il suo nome era finito nel totonomi quale possibile Amministratore delegato della Rai, ruolo che è stato poi ricoperto da Fuortes. Prima di approdare in Tim nel 2019, infatti, Picardi è stato per ben sei anni in Rai in veste di Presidente esecutivo di TivùSat e Direttore pianificazione e Sviluppo strategico della Rai, nonché membro del Consiglio generale di Confindustria Radio Televisioni. Sempre nella tv di servizio pubblico è stato, dal 2013 al 2016, Direttore delle Relazioni istituzionali e internazionali dal e Consigliere di amministrazione di Auditel (dal 2015 al 2018).

Altri quattro anni nel settore sono stati quelli trascorsi in Sky con l’avvento dì Murdoch nella fase di start up post fusione Stream-Telepiù. L’avventura con le telecomunicazioni comincia con la chiamata in Wind Telecomunicazioni da parte di Paolo Dal Pino, Amministratore delegato che lo volle a capo degli affari istituzionali. Un esperienza che durò sei anni anche dopo l'uscita di Dal Pino proseguendo con Luigi Gubitosi, Kaled Bichara e Maximo Ibarra. Inoltre è stato per un triennio Presidente del comitato dei soci fondatori della Fondazione Ugo Bordoni, istituzione di alta cultura e ricerca specializzata nel campo delle telecomunicazioni e delle tecnologie dell'informazione. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di Vice Presidente Corporate Affairs in Alitalia su chiamata di Andrea Ragnetti, Amministratore delegato ai tempi di Roberto Colaninno Presidente. Laureato in Scienze della Comunicazione, Picardi è anche giornalista pubblicista, e ancora: Vice Presidente di Assolombarda, membro del Consiglio di Amministrazione del Centro Studi Americani, dell’Istituto Ispi. Il futuro Presidente di Olivetti ha, dunque, una lunga esperienza manageriale a tutto campo, visto che per Tim svolge anche il ruolo di Consigliere di amministrazione di Sparkle e della Fondazione Tim. 

La nuova sfida, per Alessandro Picardi, ora si chiama Olivetti. Un onere e un onore per lui. Perché è un’azienda che rappresenta un pezzo di storia e il rilancio industriale dell’Italia, leader nel mercato dei registratori di cassa telematici intelligenti. Che sono poi quelli che troviamo quando andiamo in uno sportello alle Poste, o come quelli che utilizza l’Agenzia delle Entrate per la gestione fiscale integrata avanzata. Ma Olivetti è molto altro ancora: costituisce ancor oggi un esempio utile, portatore di insegnamenti significativi per tutte le imprese italiane. E soprattutto rappresenta il futuro, quello che guarda allo sviluppo quotidiano dell’Internet of Thing’s e dell’Artificial Intelligence. Ma soprattutto Olivetti è un’idea: quella di una comunità tecnologicamente avanzata, solidale, partecipe e giusta. Del resto, diceva lui, un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande. E noi siamo sicuri che Alessandro Picardi contribuirà a renderlo ancora più grande questo sogno, attraverso la sua straordinaria competenza, intuizione e visione del domani.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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