Patuelli: "Le banche sono al fianco delle imprese"

 
L'intervento del presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, ha aperto i lavori dell'Assemblea annuale dell'associazione bancaria italiana.  "Di fronte alla pandemia e alla guerra russo-ucraina - ha detto Patuelli - l'Unione Europea ha compiuto scelte strategiche, mostrandosi molto più unita ed efficace, pur senza, ancora, una vera cornice costituzionale. Gli sforzi dell'Europa unita debbono proseguire in qualità e quantità per affrontare tempestivamente ed efficacemente le gravi conseguenze anche della guerra, innanzitutto differenziando le fonti di approvvigionamento energetico, favorendo energie più sostenibili come le eoliche, solari e biologiche". Patuelli ha quindi ricordato che "l'Italia, pur appesantita da un ingente debito pubblico, crescente da oltre mezzo secolo, si è mossa con misure largamente efficaci che debbono avere orizzonti non brevi". "Le strategie per la maggiore tutela della salute e dell'ambiente debbono avere la priorità", ha aggiunto il presidente dell'Abi.

Sangalli: "Bene Patuelli su richiesta di misure di finanza d’emergenza e di moratorie a sostegno delle imprese"

Commentando la relazione del presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, il presidente di Confcommercio ha osservato che “la relazione illustrata dal Presidente Patuelli sottolinea la necessità che, in uno scenario caratterizzato dal ritorno dell’inflazione e da rischi di rallentamento economico, vengano messe in campo ‘prolungate misure europee e nazionali di resilienza’ che agiscano a favore tanto dello sviluppo sostenibile e dell’occupazione, quanto della riduzione del debito pubblico”. 

“Giuste poi - ha proseguito Sangalli - le sollecitazioni del Presidente Patuelli ad un nuovo patto europeo in cui il perseguimento della crescita fondi la stabilità e al non irrigidimento delle regole di Basilea in un tempo caratterizzato da una pandemia ancora non conclusa e dal ritorno di un teatro di guerra in Europa”. “In particolare - ha evidenziato Sangalli – condividiamo le considerazioni circa l’esigenza che si fronteggino i rischi di crescita dei crediti deteriorati e delle crisi d’impresa attivando, a sostegno delle imprese, misure di finanza d’emergenza per l’allungamento dei prestiti in essere e reintroducendo moratorie”. “E parimenti condividiamo – ha concluso Sangalli – l’annotazione del Presidente Patuelli sulla riduzione della pressione fiscale a carico degli investimenti stabili e non speculativi allo scopo di irrobustire il ‘circuito virtuoso’ della mobilitazione della liquidità in direzione degli investimenti produttivi”.
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