Orsero chiude il Q1 2022 con una significativa crescita dei ricavi e della redditività

- di: Barbara Bizzarri
 
Il CdA di Orsero ha approvato oggi i risultati consolidati al 31 marzo 2022, che evidenziano una importante crescita dei ricavi pari a € 264 mln, circa il 10%  in più rispetto al Q1 2021, Adjusted Ebitda pari a 17,7 milioni con un incremento del 28% e un utile netto pari a 8,4 milioni, con una crescita del 70%, risultati che confermano la forza del business model del gruppo. I ricavi netti, pari a € 264 milioni, sono in aumento di circa il 10% rispetto ai € 240,3 milioni registrati nel Q1 2021, con una crescita che ha riguardato sia la BU Distribuzione (+7,7%) che, in maniera più rilevante, la BU Shipping (+26,2%). L’Adjusted EBITDA, pari a € 17,7 milioni, evidenzia un netto incremento del 28,1% rispetto ai € 13,8 milioni del Q1 2021, con un ottimo Adjusted EBITDA Margin pari al 6,7%, in aumento di 95 bps rispetto al Q1 2021. L’Adjusted EBIT pari a circa € 10,6 milioni cresce del 46,2% rispetto ai € 7,3 milioni conseguiti nel Q1 2021. L’Utile Netto Adjusted evidenzia un risultato positivo di € 8,9 milioni rispetto a un utile di € 5,1 milioni registrato nel Q1 2021, con un notevole incremento di € 3,9 milioni (+76,2%) principalmente grazie all’incremento del margine operativo e alla riduzione delle imposte (per effetto dell’adozione della “tonnage tax”). L’Utile Netto si attesta a € 8,4 milioni con un considerevole incremento di € 3,6 milioni (+74,3% circa) rispetto a un utile di € 4,8 milioni nel Q1 2021.

Raffaella Orsero, CEO di Orsero, e Matteo Colombini, Co-CEO e CFO di Orsero hanno commentato: “Siamo soddisfatti degli ottimi risultati conseguiti che sono frutto della capacità del Gruppo di agire in modo flessibile e reattivo ad un contesto di mercato che prevedevamo già complesso e che il conflitto in atto ha ulteriormente peggiorato, generando impatti ancora più marcati sulla crescita dei prezzi delle  materie prime e dei costi energetici. Le politiche che abbiamo messo in atto sono riuscite a contrastare in larga parte l’incremento dei costi operativi, lavorando sull’efficienza e sull’aumento dei prezzi di vendita senza speculazioni ma con l’obiettivo di rispettare la corretta remunerazione di tutta la filiera di approvvigionamento e tutelare la redditività del nostro core business. Inoltre, è importante sottolineare come il modello di Business del Gruppo Orsero, grazie all’integrazione verticale delle BU Distribuzione e Shipping, sta consentendo di avvantaggiarsi dell’attuale situazione favorevole dei noli marittimi riuscendo non solo a proteggere e migliorare la redditività del business ma a trarne un vantaggio strategico grazie alla eccellente generazione di cassa che permetterà di accelerare i nostri piani di crescita e sviluppo.” Il patrimonio netto totale è pari a € 187,3 milioni con un incremento di circa € 11,4 milioni rispetto al        patrimonio netto al 31 dicembre 2021, pari a € 175,9 milioni. La posizione finanziaria netta è pari € 73,8 milioni al 31 marzo 2022 rispetto a € 84,3 milioni al 31 dicembre 2021, dei quali le passività IFRS 16 sono rispettivamente pari a € 37,1 milioni e € 39,1 milioni. Il miglioramento, corrispondente a una riduzione di circa € 10,5 milioni, è frutto della significativa generazione di cassa derivante dall’attività operativa per circa € 12,2 milioni, bilanciata principalmente da investimenti operativi del periodo per circa € 3,65 milioni, maggiori diritti d’uso IFRS 16 pari a circa € 1 milione e al riacquisto di azioni proprie per circa € 0,3 milioni. Il settore Distribuzione ha conseguito ricavi netti per € 242,5 milioni, in aumento di circa € 17,4 milioni rispetto al Q1 2021 (+7,7%) derivante da un aumento dei prezzi medi unitari di vendita a fronte di volumi in lieve calo.

L’Adjusted EBITDA è pari a circa € 8 milioni in diminuzione rispetto ai € 9,7 milioni registrati nel Q1 2021, in considerazione dell’andamento di alcune campagne prodotti, significativamente quella dell’avocado che era stata per contro eccezionalmente positiva nel Q1 2021, e dei maggiori costi energetici sostenuti dalle piattaforme distributive del gruppo e dei costi di logistica marittima. L’Adjusted Ebitda Margin si mantiene su un buon livello, pari al 3,3% dei ricavi. Il settore Shipping ha generato ricavi netti per € 30,3 milioni, evidenziando un incremento di circa € 6,3 milioni (+26,2%) rispetto al 31 marzo 2021, per effetto dell’aumento dei noli - in particolare quelli relativi ai contenuti dry causati dalla congiunturale disruption della logistica marittima a livello internazionale - ed alla favorevole evoluzione del tasso di cambio del dollaro, valuta nella quale sono tipicamente denominati i noli marittimi. L’anno 2022 si era aperto nel segno di un diffuso clima di incertezza circa i possibili rischi inflattivi legati ai costi nell’ambito della ripresa globale post-Covid e l’avvento del conflitto in Ucraina, i quali hanno avuto degli impatti sugli aumenti generalizzati dei prezzi, in particolare energetici, causando un riflesso al rialzo sulla struttura dei costi del settore, che in buona parte si è riusciti a trasferire sui prezzi di vendita. L’attività del Gruppo non ha subito – almeno fino ad ora - effetti di portata significativa e tali da causare disruption del business, sia per l’assenza di rapporti diretti coi Paesi in conflitto, sia per la natura della propria attività legata alla commercializzazione di prodotti alimentari di prima necessità. Il management del Gruppo continua a svolgere un’attività di costante monitoraggio della situazione dal punto di vista finanziario, commerciale e organizzativo, nonché alle situazioni di tesoreria relativamente agli incassi da parte della clientela e, infine, agli eventuali provvedimenti agevolativi a favore delle imprese in discussione presso le autorità governative di ciascun Paese per valutare al meglio la politica di investimento.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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