Musk taglia il 10 % dei dipendenti di Tesla e teme per l'economia

- di: Diego Minuti
 
Se è vero che tutto quello di cui Elon Musk, CEO di Tesla, si rende protagonista diventa una ''notizia'', anche quando dice cose banali, le ultime due esternazioni, ''carpite'' da Reuters, sono destinate a creare ulteriore clamore. In una stessa comunicazione, Musk ha fatto due affermazioni che stanno già creando scompiglio. Una sul fronte di Tesla - l'azienda che costruisce veicoli elettrici e che lo hanno reso ricchissimo -, l'altra più in generale sull'economia. Partendo dalla seconda, Musk ha detto di avere un ''bruttissimo presentimento", per poi affermare che c'è la necessità di tagliare del 10 per cento la forza lavoro di Tesla. A rendere noto il contenuto di una comunicazione via mail inviata ai vertici di Tesla è stata Reuters, che ha anche riferito il titolo della mail, quanto mai esplicativa del ''Musk-pensiero'': "Sospendere tutte le assunzioni in tutto il mondo". Una asserzione che ha fatto seguito solo di un paio di giorni a quella con cui Musk ha intimato ai suoi dipendenti in regime di smart working a tornare a lavorare in ufficio (per almeno 40 ore a settimana) pena il licenziamento.

Secondo le comunicazioni ufficiali della società alla Sec (l'organismo di controllo della borsa americana), depositate alla fine dello scorso anno, in Tesla e nelle sue sussidiarie sono impiegate quasi 100.000 persone. Le azioni di Tesla sono scese di quasi il 3% negli scambi pre-mercato negli Stati Uniti e quelle quotate a Francoforte sono scese del 3,6% dopo lo scoop (perché di questo si tratta) di Reuters. I futures Nasdaq statunitensi sono diventati negativi e sono stati scambiati in ribasso dello 0,6%. Musk da settimane lancia segnali di preoccupazione sui rischi della recessione, ma l'ultima mail, ordinando il blocco delle assunzioni e il taglio del personale, è stato il messaggio più diretto e di alto profilo del suo genere dal capo di una casa automobilistica. Finora, la domanda di auto Tesla e altri veicoli elettrici è rimasta forte e molti indicatori tradizionali di una flessione, tra cui l'aumento delle scorte dei concessionari e gli incentivi negli Stati Uniti, non si sono concretizzati. Ma Tesla si è trovata davanti ad un enorme problema quando si è trattato di riavviare la produzione nella sua fabbrica di Shanghai, dopo che i blocchi decisi dalle autorità cinesi per fermare la pandemia hanno costretto a costose interruzioni. Ma i timori di Elon Musk sono totalmente fondati? Non completamente, perché gli analisti ritendono che non ci sia una recessione globale, ma un ''raffreddamento'' verso la fine dell'anno, in uno scenario in cui gli Stati Uniti ''normalizzeranno'' la situazione, a differenza di Cina ed Europa ancora in difficoltà. La previsione pessimistica di Musk giunge a distanza di poche da quella di Jamie Dimon,  CEO di JPMorgan Chase, e di John Waldron, presidente di Goldman Sachs, con il primo a parlare di un ''uragano'' che sta per arrivare sull'economia. L'inflazione negli Stati Uniti è in bilico ai massimi da 40 anni e ha causato un aumento del costo della vita per gli americani, mentre la Federal Reserve deve affrontare il difficile compito di smorzare la domanda abbastanza da frenare l'inflazione senza causare una recessione.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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