Mercati in attesa di Jackson Hole, cosa aspettarsi?

- di: Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
 
Il simposio economico nella valle nello stato del Wyoming sarà l’occasione per riunire banchieri centrali ed economisti in modo da coordinare le strategie monetarie più idonee a fronteggiare la complessa situazione economica.

Domani sarà la prima giornata della conferenza economica di Jackson Hole, la valle situata nello stato dello Wyoming, che durerà fino a sabato 26 agosto. L’evento denominato “Jackson Hole Economic Symposium” con tema “Structural Shifts in the Global Economy (Cambiamenti strutturali nell’economia globale) è organizzato annualmente dalla Federal Reserve Bank di Kansas City e riunisce il meglio dell’élite finanziaria mondiale con l’obiettivo di proporre e promuovere la discussione e lo scambio di idee, attraverso le diverse prospettive ed esperienze dei partecipanti, riguardo ai principali problemi di natura economica.

Il tema di quest’anno

Il tema di quest’anno esplorerà i fattori che incidono sull’economia globale. Mentre l’impatto della pandemia si sta attenuando, è probabile che ci saranno conseguenze a lungo termine sulle economie, sia a livello nazionale che globale, man mano che le strutture commerciali stanno cambiando e i flussi finanziari globali stanno reagendo. Allo stesso modo, la risposta politica alla pandemia e alle sue conseguenze potrebbe avere effetti persistenti mentre le economie si adattano ai rapidi cambiamenti nell’orientamento della politica monetaria e ad un sostanziale aumento del debito sovrano. Le discussioni tra i partecipanti illustreranno come questi sviluppi potrebbero influenzare il contesto della crescita economica e della politica monetaria nel prossimo decennio.

Cosa aspettarsi? Le previsioni di IG

L’attenzione sarà tutta rivolta verso il discorso del governatore della FED, Jerome Powell, in programma venerdì pomeriggio (alle 16,05 ora italiana), dove si cercheranno di intuire le prossime mosse della Federal Reserve in politica monetaria.

Crediamo che l’obiettivo di Powell sia quello di sottolineare l’impegno della Federal Reserve a mantenere i tassi di interesse su livelli alti per lunghissimo tempo in modo da riportare le pressioni inflazionistiche verso i target tollerati dalla Federal Reserve. Riteniamo che non ci saranno segnali di rilassamento da parte di Powell in politica monetaria perchè i principali risultati non sono ancora stati raggiunti.

Le nostre attese sulla politica monetaria della FED rimangono ancorate sul mantenimento dei tassi di interesse nel range 5,25%-5,50% nei prossimi tre mesi. Tale posizionamento potrebbe cambiare solamente in caso i prossimi dati macroeconomici dovessero evidenziare una risalita delle pressioni inflazionistiche.
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