Le PMI che si quotano in Borsa possono utilizzare il credito d'imposta anche nel 2022

 
E' stato ufficialmente prorogato il Credito di Imposta sui costi di quotazione (CDI). La manovra, come si legge nel testo, "proroga al 31 dicembre 2022 il credito d'imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle piccole e medie imprese (PMI) istituito dalla legge di bilancio 2018 e al contempo ne riduce l'importo massimo da 500.000 a 200.000 euro". Lo stanziamento è di 5 milioni di euro.

La misura ha fornito una spinta significativa per le quotazioni sul mercato Euronext Growth Milan, che ha registrato nel 2021 ben 44 nuove matricole. In particolare, nei mesi di novembre e dicembre c'è stata una vera e propria corsa alla quotazione, in quanto non era sicuro che il bonus sarebbe stato prorogato o di quanto sarebbe stato ridotto.

Il bonus quotazione PMI è un credito d’imposta che copre il 50% dei costi di consulenza che l’impresa sostiene per la quotazione sui mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno degli Stato Membri della UE o dello Spazio Economico Europeo. E’ stato introdotto dalla Manovra 2018 (articolo 1, commi da 89 a 92, legge 205/2017) e poi prorogato  fino al prossimo 31 dicembre.
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