La Camera boccia il tentativo delle opposizioni di introdurre lo Ius Scholae

- di: Claudia Loizzi
 
Con una manovra di tattica parlamentare le opposizioni hanno provato a far approvare alcuni emendamenti al ddl Sicurezza (ora all’esame della Camera) che avrebbero introdotto lo Ius Scholae. Compreso quello che ricalcava la proposta di Forza Italia di cui si è ampiamente parlato durante l’estate. Ma la stessa Forza Italia ha votato contro, e così l’assemblea di Montecitorio ha respinto tutti gli emendamenti per la modifica alle regole della cittadinanza per stranieri. Che questa sarebbe stata la fine degli emendamenti era abbastanza prevedibile, e, come lo stesso leader di FI, Tajani (nella foto), ha subito precisato, “la riforma sulla cittadinanza non è un giochetto da risolvere con emendamenti o con astuzie parlamentari. Serve un dibattito serio”, e magari una proposta condivisa con almeno alcune parti della stessa maggioranza di governo.

Ma ovviamente la polemica contro Forza Italia è subito esplosa.  Ha iniziato Carlo Calenda: “Forza Italia non può far finta di essere nei giorni pari un partito liberale e nei giorni dispari la ruota di scorta della Meloni. Dopo un'estate in cui ha parlato solo di Ius Scholae, oggi Forza Italia ha votato contro lo Ius Scholae. Ma non uno Ius Scholae diverso da quello di cui parlava, esattamente lo stesso. E questo dà empiricamente l'immagine di dove siamo. Cioè di una politica che è capace di parlare tutta l'estate di una cosa importante, perché si tratta di ragazzi che studiano in Italia, quindi che non hanno la cittadinanza facile, anzi se la devono conquistare, a cui si racconta una storia e poi si fa l'opposto”.

Dagli annunci all'ennesima retromarcia”, ha fatto eco Vittoria Baldino, vicepresidente del Movimento 5 Stelle. "Questa volta a far parlare delle giravolte del governo è Forza Italia che sullo Ius Scholae è passata dai proclami a un passo indietro. Erano talmente convinti della propria posizione che sono bastati i diktat della premier Meloni e del ministro Salvini per farli crollare e votare contro. È chiaro che il centrodestra è capace solo di voltare la faccia quando si parla di integrazione, diritti, cittadinanza”. Per Riccardo Magi, segretario di Più Europa, “Veniamo da quattro legislature nelle quali le aspettative di centinaia di migliaia di persone rispetto a una riforma della cittadinanza sono state disattese. La stessa Forza Italia ha appena detto che non è il momento di discutere nemmeno di Ius Scholae, una riforma minima ma che comunque sarebbe stato un passo avanti: allora dobbiamo dire chiaramente che il dibattito di questa estate è stato una farsa. Ricordo che in questo momento le associazioni di italiani senza cittadinanza ci hanno chiesto di sostenere un'iniziativa referendaria che riduca da 10 anni a cinque anni il periodo di tempo di legale soggiorno per avanzare la richiesta di cittadinanza”.

Chi canta vittoria è la Lega : “La nostra posizione – ha detto il capogruppo  alla Camera Riccardo Molinari - è chiara, noi non siamo favorevoli. Non fa parte del programma di Governo. L'Italia ha già delle leggi che permettono di acquisire la cittadinanza. Numeri alla mano la legge del 1992 è ancora attuale, l'Italia è il Paese che concede più cittadinanze in Europa”.
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