• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

L’Italia degli invisibili. Quando l’indifferenza uccide

- di: Barbara Leone
 
L’Italia degli invisibili. Quando l’indifferenza uccide
Morire di fame, di sete e di stenti perché nessuno li cerca. Non siamo nel medioevo, e nemmeno in un Paese del terzo mondo. Siamo alle porte di Macerata, Anno Domini 2022. E benvenuti all’inferno. Quello che si è consumato lo scorso settembre, quando le Forze dell’ordine hanno rinvenuto i corpi oramai in decomposizione di un’intera famiglia: padre, madre e figlio. Questi ultimi due, per giunta disabili. Inizialmente le indagini si erano indirizzate verso un incidente domestico: avvelenamento da monossido di carbonio si era ipotizzato. Ora i risultati degli esami tossicologici rivelano una ancor più tragica verità: il padre che si occupava della famiglia sarebbe morto a causa di un malore lasciando senza alcuna assistenza i familiari di cui nessuno ha mai cercato notizie. Nessuno. Anche se l’anziana moglie era allettata a seguito di un grave ictus. Ed il figlio di 54 anni era rimasto invalido dopo un grave incidente. Non c’è stata un’anima che si sia preoccupati per loro. E così sono morti tutti. Nella solitudine e nell’abbandono più totale per poi esser ritrovati addirittura dopo tre mesi. Tre lunghissimi mesi durante i quali non s’è mossa foglia. 

Non c’è stata un’anima che si sia preoccupati per loro

In verità un conoscente in tempi non sospetti aveva segnalato la grave situazione in cui versava questa famiglia ai servizi sociali, che evidentemente si sono limitati al minimo sindacale del loro dovere. La tragica verità che è venuta ora alla luce, però, fa veramente raggelare il sangue. Perché ci chiediamo come sia possibile che nessuno, ma proprio nessuno si sia preoccupato di loro. Non un amico, un lontano parente, un parroco, un vicino… Zero. Perché siamo diventati delle monadi che camminano fianco a fianco senza guardarsi nemmeno in faccia, nella solitudine e nell’indifferenza più totale. Non solo nelle grandi città, come qualcuno potrebbe pensare. Ma anche in un piccolo borgo marchigiano, dove teoricamente ci si conosce tutti. Ma solo per spettegolare e rivendicare diritti. Pensiamo ai tempi del lockdown, quando da dietro le finestre ti contavano le volte che portavi il cane fuori. Quando c’è da impicciarsi ci sono tutti. Quando serve una mano, o semplicemente un occhio in più, tutti assenti giustificati. Pensare che questa povera donna e suo figlio siano morti dopo giorni di stenti è un pugno nello stomaco.

Non si può accettare, non nella civilissima Italia

E dovremmo tutti riflettere su questa cosa. Su quanto possiamo fare per il prossimo, e invece ci voltiamo dall’altra parte. Troppo facile allungare due spicci alla zingarella di turno che ci aspetta fuori dal supermercato. Troppo facile fare un bonifico ad una delle tante, meritevolissime associazioni di volontariato. Molto spesso, anzi molto più spesso di quanto pensiamo, chi ha bisogno vive a pochi metri da noi. Magari per vergogna o dignità non chiede niente. E però poi c’è una cosa che si chiama empatia, che quella o ce l’hai o non ce l’hai perché non è in vendita su Amazon. Empatia che vuol dire capire anche senza sapere. Vuol dire sentire il male, o il disagio dell’altro. Avvertilo da un suo sguardo, da un gesto. O semplicemente da una prolungata assenza. E allora proviamoci tutti. Buttiamo un occhio alla finestra del nostro anziano vicino, appizziamo l’orecchio se c’è una donna che piange troppo, chiediamo come stai, hai bisogno di qualcosa… Gli altri siamo noi, diceva una canzone di qualche anno fa. E mai verità canora fu più vera, attuale e straziante.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 26 record
Pagina
2
04/12/2025
Ue pronta a indagare su Meta per l’integrazione dell’IA in WhatsApp
L’annuncio dell’indagine antitrust è atteso nei prossimi giorni
04/12/2025
Nuovo test di Medicina: al primo esame passa solo il 15%
Rischio concreto di posti vacanti nonostante il fabbisogno crescente
04/12/2025
Genova, corteo ex Ilva: 4-5 mila in piazza. Scontri, lacrimogeni e tensione davanti alla Prefettura
Genova, corteo ex Ilva: 4-5 mila in piazza. Scontri, lacrimogeni e tensione davanti alla P...
04/12/2025
Femminicidio nelle Marche, donna uccisa letteralmente di botte in casa sua
Il marito in fuga: un anno fa aveva già tentato di ammazzarla
03/12/2025
Eduscopio 2025: Roma supera Milano
Avanza la spinta delle scuole private, rivoluzione silenziosa nei licei italiani
03/12/2025
La mancata educazione affettiva: non è amore se è possesso
Un’emergenza che nasce molto prima della violenza
Trovati 26 record
Pagina
2
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720