Ita: Uiltrasporti, no compagnia pubblica, Draghi termini vendita

 
“Qualche partito dice che Ita deve rimanere di proprietà dello Stato. Chi conosce un po’ il mercato sa che Ita da sola non ce la può fare e ha bisogno, nel più breve tempo tempo possibile, di alleanze industriali, commerciali, finanziarie. Non si può aspettare ancora”. Lo dichiara all’Ansa il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi. “Non bisogna perdere ancora tempo perché si limitano le opportunità di mercato. Chiediamo a Draghi che decida nel più breve tempo possibile e termini la procedura di vendita. Ita ha bisogno di una strategia industriale importante, quindi la scelta dell’acquirente va fatta su questa base. Aspettare ancora significa mantenere nell’incertezza non solo Ita, ma tutto l’indotto”, spiega Tarlazzi. “La cosa peggiore che può capitare a Ita è finire nel tritacarne della campagna elettorale, affrontando il tema non nell’interesse generale del Paese e della compagnia, ma solamente nell’interesse di qualche partito”, avverte. “L’indirizzo sembrerebbe quello di scegliere Msc con Lufthansa e credo che questi possano garantire uno sviluppo industriale interessante, quindi non si perda altro tempo”, conclude.
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