Inflazione: ad agosto è rimasta stabile nell'eurozona

- di: Diego Minuti
 
L’inflazione è rimasta stabile in Europa nel mese di agosto, anche se questo dato non induce a certezze sulla possibilità che la Banca Centrale possa sospendere la sua serie di aumenti dei tassi di interesse. Secondo quanto ha comunicato oggi l'agenzia statistica europea Eurosta, l'indice dei prezzi al consumo per i 20 Paesi dell'eurozona è rimasto invariato al 5,3% rispetto a luglio, sostenuto dai prezzi di cibo, alcol e tabacco che sono aumentati del 9,8%. Anche un altro dato chiave sull’inflazione, la cosiddetta inflazione core (che non comprende i prezzi di combustibili e gli alimenti)  è diminuito ad agosto, scendendo al 5,3% dal 5,5%. 

I prezzi dei carburanti sono scesi del 3,3% a causa della stabilità di quello del petrolio e della diminuzione della domanda estiva di combustibili per riscaldamento.

La prossima scadenza - quella della riunione politica del 14 settembre - servirà alla Banca centrale europea per valutare i dati più recenti e, quindi, decidere se è giunto il momento di cambiare la linea sin qui seguita, aumentando i tassi di interesse per contrastare l0inflazione. L'inflazione che in ottobre ha toccato il suo picco - a 10,6% -  L'inflazione è scesa dopo aver toccato il picco in ottobre al 10,6%, ma è ancora lontana dall'obiettivo che la Bce si è posto, quello di portarla al 2%.  L’economia dell’Eurozona è rimasta stagnante con una crescita pari a zero all’inizio del 2023 e ha registrato una modesta ripresa nel secondo trimestre, crescendo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Una delle principali debolezze dell’Eurozona è stata la sua più grande economia, la Germania, che secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale sarà l’unica grande economia a contrarsi quest’anno, in calo dello 0,3%.
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli