Incontro tra Federcasse, i rappresentanti dei Gruppi Bancari Cooperativi, Ips e le Segreterie Nazionali

 
Si è svolto questa mattina, in videoconferenza, un incontro tra i massimi vertici di Federcasse, i rappresentanti dei Gruppi Bancari Cooperativi e IPS, con i segretari generali di FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UGL CREDITO, UILCA circa gli scenari e le prospettive presenti e future del Credito Cooperativo.

Per Federcasse erano presenti il presidente Augusto dell’Erba, il vicepresidente vicario Luca Occhialini, il vicepresidente e responsabile della delegazione sindacale Matteo Spanò, oltre il direttore generale Sergio Gatti.

Presenti anche i responsabili delle risorse umane del gruppo Iccrea, di Cassa centrale banca e di Ips, Massimiliano Calvi, Pasquale Del Buono e Christian Tanner.

Durante l’incontro di sistema, convocato secondo quanto stabilito dal CCNL Federcasse del 9 gennaio 2019 (articolo 11), si è aperto il dibattitto e confronto su alcuni profili ritenuti cruciali.

E’ stato ribadito come Federcasse debba assumere sempre più il ruolo di rappresentanza datoriale e debba diventare centro della mediazione nell’interesse dei Gruppi e dell’intero movimento del Credito Cooperativo.

Questo anche in riferimento all’imminente trattativa per il rinnovo del contratto nazionale.

E’ stato sottolineato da parte sindacale come il settore del Credito Cooperativo, per svilupparsi e rimanere autonomo, debba non solo rinnovare in tempi stretti e certi i patti di lavoro per l’intera categoria, ma debba assumersi la responsabilità di perseguire il necessario coinvolgimento di tutte le Lavoratrici e Lavoratori bancari, per governare insieme i profondi cambiamenti indotti dalla legge di riforma n. 49/16 e sue successive modifiche.

Durante l’incontro è stato analizzato in profondità il complessivo stato di salute del settore e la diversità del movimento delle banche di Credito Cooperativo rispetto ai grandi gruppi bancari, e si è evidenziato come il valore identitario debba rimanere tale anche con l’evoluzione dei nuovi modelli distributivi.

Si è rimarcata l’assoluta necessità di preservare l’autonomia e le specificità del Contratto Nazionale che interessa oltre 30.000 Colleghe/Colleghi, dando l’avvio a un serrato confronto negoziale, nell’ottica di valorizzare sempre di più il ruolo dei Coordinamenti di Gruppo e di tutte le Rsa.
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