Il gas russo arriva in Cina, USA e UE restano a guardare

- di: Barbara Bizzarri
 
La Germania ci aveva provato ad addivenire a più miti consigli, del resto non tutti vogliono vedere imprese e cittadini allo sbando, ma purtroppo è andata così. Un autentico capolavoro UE e USA questo spostamento dell’asse economico a Oriente, che almeno favorirà una visione del mondo meno occidentecentrica. Eh sì, che ci fosse vita al di là del west si è scoperto secoli fa eppure possibile che nessuno ci avesse pensato? Abbiamo la dimostrazione che si può andare oltre insetti a tavola, buio, freddo, carenza di acqua e storielle varie ed eventuali, per fortuna, dati gli scenari apocalittici che si preparano dalle nostre parti. Così, Gazprom ha annunciato che buona parte del gas destinato inizialmente all’Europa prenderà la Via della Seta con il gasdotto Power of Siberia e gran soddisfazione delle parti in causa e pure della Mongolia, attraverso cui passa la pipeline attiva dal 2019: ciao gas, dasvidaniya. La Russia ha dimostrato di fregarsene ampiamente delle sanzioni da asilo mariuccia comminate dalla UE, destinate a mettere in ginocchio soltanto gli europei (“mentre fate la doccia chiudete il rubinetto e dite tiè, Putin”. La nostra vita è in mano a questi raffinati genii della politica e dell’economia.

Cosa potrebbe andare storto?), e si è volta a Oriente: perciò, il colosso russo del gas ha dichiarato che per cause di forza maggiore dal 14 luglio è effettivo il fermo alle forniture di gas per un importante cliente europeo, che fonti citate da Reuters indicano essere il gasdotto NordStream 1, che conduce alla Germania e da lì ad altri Paesi. in precedenza Alexei Miller, capo di Gazprom, aveva già comunicato che le forniture alla Cina sono aumentate del 63,4% nella prima metà del 2022: l'accordo tra Russia e Cina attualmente prevede la fornitura di 38 miliardi di metri cubi l'anno. Quindi, in Oriente le risorse russe e in Europa un altro Paese distrutto, impoverito e corrotto fino alle midolla, ci stiamo somigliando tutti attualmente, questa sì che è fratellanza. Se fossi in malafede direi che l’obiettivo era un’Europa devastata e separata dalla Russia, essendo in buonafede dico che il gioco è riuscito alla perfezione, ma che non tutte le ciambelle riescono col buco, chissà quanto era preventivata la formazione BRICS e l’effetto che avrà su USA, UK (commoventi gli sforzi di far entrare l’Ucraina nella stessa area da dove sono scappati) e Commonwealth. Inutile chiedersi la stessa cosa dell’Europa, probabilmente saremo in un deserto a cibarci di locuste e miele selvatico.
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