IG Italia - BCE Preview: probabile una pausa di riflessione, obiettivo “prendere tempo”

- di: Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
 
La riunione del Consiglio Direttivo di domani avrà l’obiettivo di posticipare le decisioni di politica monetaria a fine estate, ossia al meeting del 12 settembre. Al momento le variabili macroeconomiche evidenziano uno scenario economico contrastato con una crescita economica più debole rispetto alle previsioni di qualche mese fa, ma con una inflazione ancora elevata, soprattutto quella core e quella nel settore dei servizi. Le preoccupazioni degli esperti sulla crescita dei salari in alcuni paesi europei sono tornate a essere presenti e saranno discusse nella riunione di domani.

Gli ultimi dati di Eurostat hanno evidenziato una inflazione generale in calo al 2,5% a giugno rispetto al 2,6% di maggio con una crescita su base mensile dello 0,2%. Discorso diverso per l’inflazione core (ovvero esclusi energetici, alimentari, alcolici e tabacco) che è rimasta su livelli alti al 2,9% su base annuale e dello 0,4% su base mensile. In particolare, sono le pressioni inflazionistiche nel settore dei servizi che rimangono molto elevate. Negli ultimi 6 mesi nel comparto terziario l’inflazione si è attestata al 4% a/a a gennaio, febbraio e marzo, al 3,7% a/a in aprile ed è risalita al 4,1% a/a nei mesi di maggio e giugno. Esiste ancora un problema “inflazione” che non può permettere nel breve periodo ai banchieri centrali di procedere con ulteriori tagli dei tassi di interesse.

Quali prospettive?

Crediamo che lo scenario più probabile per domani sia un nulla di fatto e tutte le decisioni sulla politica monetaria saranno rinviate a settembre. La presidente della BCE, Christine Lagarde, sarà, a nostro avviso, più ermetica del solito, cercando di non fare trasparire nulla delle discussioni all’interno del Consiglio Direttivo per evitare di destabilizzare i mercati. Sarà ribadito che l’approccio della BCE continuerà ad essere dipendente dall’andamento dei dati macroeconomici e solamente nuove indicazioni di forte rallentamento della crescita dei prezzi al consumo potrebbero convincere i banchieri centrali a tagliare nuovamente i tassi a settembre. Manteniamo le nostre prospettive su 2 tagli dei tassi di interesse nelle prossime 4 riunioni (a settembre e dicembre).
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