IG Italia - BCE Preview: pausa hawkish o rialzo dovish?

- di: Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
 
Crediamo che l’esito della riunione del Consiglio Direttivo sia molto incerto, un testa a testa tra una pausa nel ciclo di rialzi e un ulteriore incremento del costo del denaro di 25 bps. 

Riteniamo infatti che la discussione nel prossimo meeting del Governing Council (giovedì 14 settembre) sarà molto accesa e sarà difficile trovare un compromesso tra due diverse correnti di pensiero. I banchieri centrali del Nord Europa spingeranno per un ulteriore rialzo dei tassi di interesse senza alcun segnale per una possibile pausa sulla scia dei timori sull’inflazione ancora troppo elevata (come mostrato dall’aumento delle aspettative di inflazione). I banchieri centrali dell’Area Mediterraneo cercheranno di far prevalere una interruzione nel processo di incrementi del costo del denaro reintroducendo la forward guidance e impegnandosi a mantenere i tassi di interesse elevati per lungo tempo (come proposto dal membro del Board Bce e neogovernatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta).

I recenti dati macroeconomici in Eurozona (indici PMI dei settori manifatturiero e servizi in contrazione, debole crescita del PIL nel secondo trimestre, taglio delle stime sul PIL 2023 e 2024 da parte della Commissione Europea) hanno portato argomentazioni per spingere a una pausa nel ciclo di rialzi che peggiorerebbe notevolmente la difficile situazione economica in alcuni paesi. Tuttavia l’inflazione rimane ancora alta. In agosto l’indice dei prezzi al consumo (headline e core) ha evidenziato una crescita del 5,3% su base annuale ben lontano dai target tollerati dall’istituto di Francoforte. L’indice core (esclusi energetici e alimentari) da marzo a agosto è sempre rimasto su livelli alti nel range 5,3% - 5,7%. Le pressioni inflazionistiche non hanno ancora dato chiari segnali di rallentamento e di essere avviate a ritornare verso i target della Banca Centrale Europea. Ad aumentare le preoccupazioni dei falchi sono anche le aspettative di inflazione dei consumatori che nel mese di settembre rimangono elevate rispetto ai prossimi 12 mesi (inflazione attesa al 3,4%) e in crescita rispetto ai prossimi tre anni (inflazione attesa al 2,4%). 

Il dilemma per la BCE sarà trovare un compromesso tra le diverse parti con opinioni ben diverse sulle strategie monetarie. I mercati finanziari stanno scontando con maggiori probabilità una pausa da parte della BCE. A nostro avviso i timori sull’inflazione spingeranno i partecipanti del Consiglio Direttivo a procedere con un ulteriore rialzo di 25 bps dei tre tassi di riferimento chiave (tasso sui depositi rialzato dal 3,75% al 4%, tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale alzato dal 4,25% al 4,50%). La decisione di rialzare i tassi sarà tuttavia accompagnata da molti elementi dovish con evidenti aperture (probabilmente durante la conferenza stampa del governatore Lagarde) per una lunga pausa nel corso dei prossimi mesi.
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