I dati sull’occupazione USA non risolvono il rebus Fed

- di: Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm
 
Con l’incremento di 142.000 posti di lavoro registrato in agosto, l’ultimo rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti si è rivelato lievemente più debole del previsto, mentre i dati dei mesi precedenti sono stati rivisti al ribasso. Si tratta di un altro indicatore che suggerisce un allentamento del mercato del lavoro, mentre la Federal Reserve si prepara al primo taglio dei tassi dai tempi della pandemia. Tuttavia, il rapporto non presenta solo dati negativi: il tasso di disoccupazione è rimasto piuttosto basso, al 4,2%, in linea con le aspettative, mentre la crescita dei salari si è confermata solida.

Il report non fornisce chiarimenti significativi alla Fed in termini di tagli dei tassi, rispetto ai quali si discute ancora dell’entità (25 o 50 punti base), in vista della riunione della prossima settimana. Nel complesso, i dati suggeriscono uno scenario di soft landing, aumentando il rischio che un taglio di 50 punti base sia visto come una reazione eccessiva, anche se un'ulteriore serie di dati più deboli del previsto potrebbe essere sufficiente a far pendere l'ago della bilancia verso una riduzione più consistente.
 
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