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Harry: no, non ho detto gioia

- di: Barbara Bizzarri
 

Il principe si sente solo in quel della California: forse per questo sta tempestando di telefonate il padre (che non avendo, almeno ufficialmente, un cellulare costringe chi lo cerca a passare attraverso i suoi valletti) e il fratello William, cozzando contro un muro di gomma in entrambi i casi. Sull’insistenza di Harry, tuttavia, il Daily Mail ha un’ipotesi piuttosto ardita che vede lo spauracchio, per i Sussex, del ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump. Se il tycoon vincesse le elezioni, infatti, i vecchi rancori tra i contendenti tornerebbero a galla: in passato Trump aveva detto che potrebbe deportare il duca di Sussex nel caso avesse mentito sulla sua richiesta di visto, negando di avere preso droghe, come invece ammette nel suo libro Spare. Pochi giorni fa anche il figlio Eric ha attaccato i Sussex: “Perché non ve li riprendete? Ve li spediremmo volentieri”, ha dichiarato all’emittente inglese GB News, aggiungendo che “sono due mele marce per aver tradito la Royal Family” e che con Trump non avranno privilegi. Donald a parte, sembra che i Sussex non sappiano proprio godersi la vita tutta calma, lusso e voluttà della California (chi ha il pane non ha i denti, eccetera eccetera).

Tanto per cominciare, la pratica per registrare il marchio di Meghan, American Riviera Orchard, sembra bloccata da mesi e Meghan non sarebbe soddisfatta neppure dell’intervista appena rilasciata alla Cbs dato che la giornalista Jane Pauley ha ben pensato di chiedere conto alla duchessa dei pensieri suicidi che aveva rivelato a Oprah Winfrey (a Oprah si dice tutto ma a una Jane Pauley qualsiasi mica tanto). La domanda, non concordata, ha fatto infuriare la duchessa al punto di farla urlare e strepitare contro i producer del programma, almeno a sentire la giornalista inglese Angela Levin, dichiaratamente critica nei confronti dei Sussex e secondo cui Meghan, durante la trasmissione, guardava il marito con crescente irritazione e non voleva che parlasse: “Sembra proprio che non si tollerino a vicenda”, ha commentato. Anche se è davvero poco per ipotizzare l’ennesima crisi di coppia, una cosa è certa, almeno secondo lo scrittore Tom Quinn, esperto della famiglia reale: in California, Harry si annoia. Tanto. Da quando ha detto addio agli impegni della monarchia nel 2020 per una nuova vita negli Stati Uniti, il principe sarebbe tormentato dalla nostalgia (e dalle conseguenze dell’ozio). Insomma ad affliggere il duca di Sussex sarebbe proprio il caro vecchio taedium vitae: senza amici, senza famiglia, anche se non è proprio Remì con scimmietta e cani al seguito, la vita del trentanovenne sarebbe ormai piuttosto vuota.

La noia sta creando enormi tensioni fra i Sussex”, insiste Quinn, forse troppo discreto per ammettere in modo esplicito che la coppia probabilmente comincia ad averne abbastanza della propria vita dorata sì, ma da guardiani del faro. L'esperto ha raccontato al Mirror che i segnali di insofferenza del principe sono evidenti da un bel pezzo: "Harry guarda indietro, dall'altra parte dell'Atlantico, dove vive ancora la maggior parte dei suoi amici dell'esercito e della scuola, che non vede mai perché non vogliono fargli visita negli Stati Uniti, trovando molto difficile interagire con Meghan. Per i Sussex non è facile trascorrere giorni e settimane in cui non hanno molto da fare. Meghan è molto motivata sul lavoro e non può certo biasimare il marito per non essere un genio degli affari, dato che è stato educato per essere un membro della famiglia reale e non per affrontare la vita quotidiana".

Quindi, prosegue Quinn, "dopo aver portato a spasso il cane e magari essere andato a fare un giro in macchina, non può fare altro che supportare la moglie, molto impegnata negli ultimi mesi con il suo marchio di lifestyle e a filmare la prossima serie per Netflix. Meghan ha bisogno di qualcuno che abbia una forte determinazione nell'avere successo. Tutto ciò ha portato a enormi tensioni". In pratica, la differenza tra chi nasce con la cosiddetta “fame”, anche di riscatto sociale, e chi ha la pappa pronta (e che pappa) fin dalla culla: l’attitude è ovviamente differente se non proprio agli antipodi e non potrebbe essere altrimenti tra un’americana con il suo pragmatismo middle-class e un nobile inglese: in effetti funziona soltanto per Candy Candy e non sono nemmeno tutti convinti. Nonostante l’impegno per promuovere gli Invictus Games e la sua serie di documentari, la nostalgia del Regno Unito per Harry continua a farsi sentire, confermano alcune fonti, dato che la distanza fra Montecito e la Gran Bretagna si sta rivelando fatale, almeno per la sua vita sociale.

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