Grazie al cavolo!
- di: Barbara Leone
Donne, è arrivato l’arrotino e l’ombrellaio… Pardon! Donne, è arrivata la ministra che dall’Oltralpe, presumibilmente munita di fragrante baguette sotto l’ascella, vi spiega per filo e per segno come fronteggiare inflazione e caro prezzi. Una ricetta facile facile, a prova di grulla. Siete pronte? Mettete il grembiule e cominciate a spadellare. Stop. Sì, perché secondo Olivia Grégoire (nella foto), la ministra dell’Imprese e dell’Artigianato e delle Pmi francese, il modo migliore per far quadrare i conti in famiglia è cucinare. Quindi niente cibi pronti, niente precotti, niente surgelati et similia. E grazie al cavolo! In questo caso non metaforico, ma candido e puzzolente come solo il cavolo è. Ha scoperto l’acqua calda. Perché non è che bisogna essere un’economista per arrivarci, eh. Lo sappiamo tutti, cara ministra, che i cibi pronti e surgelati costano un botto. Oltre a non essere esattamente salutari. Ma vuoi mettere la comodità di infilare una teglia nel microonde quando ritorni la sera distrutta in ogni cellula del tuo povero corpo che galoppa dalle 4 del mattino? Certo, non ci vuole chissà che a fare due spaghetti aglio olio e peperoncino. Ma quando il tuo unico desiderio è quello di buttarti a peso morto nel letto per dormire, perché ovviamente non hai assolutamente voglia di fare acrobazie sessuali, anche aprire una sola padella da lavare diventa una montagna da scalare. E, per la cronaca, non è detto che tutti abbiano una lavastoviglie in casa. Buono il minestrone fatto con le manine sante. Ma vacci tu la mattina al mercato a comprare le verdurine fresche, che peraltro da un po’ di tempo a questa parte ti parte un rene per quattro pomodori in croce e due melanzane. Pure al mercato rionale. Ammesso che una abbia il tempo di andare al mercato, ma sai che palle mettersi a capare tutte le verdure, taglia, sminuzza, trita, cuoci, scola, fai raffreddare, frulla… perché certe donne hanno pure la sfiga di avere figli o mariti che il minestrone lo vogliono frullato. Nessuno mette in dubbio che sia più buono. Più economico non so, ho qualche dubbio. Sicuramente è una grandissima rottura di zebedei.
Basta cibo pronto, imparate a cucinare!?
Incomparabile con la comodità di una busta da aprire e buttare nell’acqua bollente. Tempo di cottura: dieci minuti o poco più. Che se proprio proprio devo fare un appunto ai prodotti surgelati o precotti, è che quel cavolo di minutaggio è sempre, oltre al fatto che devi fare la caccia al tesoro per trovarlo. A dar man forte alla ministra francese è giunta qui da noi Anna Moroni, la simpatica spalla di Antonella Clerici al tempo de “La prova del cuoco”. Che, giustamente per carità, dice: basta organizzarsi. E poi passa ai consigli pratici: “Ci sono ricette facilissime. Pensiamo ai peperoni arrosto, costano pochissimo: li taglio e in 15 minuti di grill sono pronti. E li posso congelare anche per l’inverno”. Ora, a parte che non è assolutamente vero che i peperoni costano poco, perché un paio di peperoni medi costano all’incirca due euro e fischia e con tutta l’acqua che poi perdono in cottura ci bastano giusto per due persone. Ma poi facili de che? I peperoni arrosto? Ma sei seria, Morò? Che ogni santa volta che li devi spellare ti partono le bestemmie a Sant’Archippo oltre alle dita ustionate! “Speriamo che le donne tornino a cucinare e a fare la merenda con dentro la frittata”, dice ancora la simpaticona. L’ultima volta che l’ho girata una frittata se l’è magnata il cane. Insomma, a chiacchiere sono tutti bravi. La quotidianità è ben altra cosa. E’ fatta di scazzi, di tempo che non c’è mai manco per andare a fare la spesa figuriamoci per mettersi ai fornelli, è fatta di responsabilità familiari e professionali che non puoi rimandare o derogare ed è fatta anche di banalissima, umanissima stanchezza. Perciò ben vengano le ricette della nonna, tutto bello bellissimo, buono buonissimo. Sull’economico ni… ma surgelati mon amour for ever. Siete la mia salvezza, e non solo mia.