FISMIC CONFSAL: basta morti sul lavoro, investire nella formazione e sicurezza

 
Stamattina, nello stabilimento FMA di Pratola Serra (AV) si è verificato l’ennesimo gravissimo incidente sul lavoro, dove ha perso la vita un lavoratore di 52 anni di una ditta d’appalto per la manutenzione.

La FISMIC CONFSAL si è subito attivata insieme alle altre OO.SS. firmatarie per promuovere uno sciopero dei lavoratori dello stabilimento avellinese per l’intera giornata, e ha richiesto, sempre unitariamente agli altri sindacati firmatari, l’immediata convocazione dell’organismo paritetico nazionale previsto dal CCSL, denominato Healt and Safety First, per avere contezza della dinamica dell’accaduto e per chiarire le responsabilità.

“Come prima cosa vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la vicinanza alla famiglia dello sfortunato lavoratore – dichiarano il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo, e il vicesegretario generale, Sara Rinaudo – A pochi giorni dalla strage sul lavoro nel cantiere di Firenze, di nuovo un lavoratore di una ditta di appalto perde la vita sul lavoro e questo non deve più accadere.”

“Chiediamo all’azienda Stellantis, che si è sempre dimostrata sensibile alla materia della sicurezza sul lavoro, di non abbassare la guardia per la ricerca del profitto ad ogni costo, ma di continuare ad investire nella formazione dei lavoratori e dei preposti alla sicurezza e di aumentare la vigilanza volta a prevenire in ogni modo questi tragici fatti. In linea generale auspichiamo il miglioramento della salubrità nei luoghi di lavoro e la messa in campo di investimenti volti a prevenire tutti i possibili rischi che conducono a potenziali infortuni.”, continuano Di Maulo e Rinaudo.

“Al Governo chiediamo di investire per la formazione e informazione sul tema Salute e sicurezza, utilizzando i troppi miliardi che giacciono presso le riserve della Banca d’Italia; giacenze che sono generate da surplus non utilizzati dall’INAIL nei recenti esercizi di bilancio. Queste risorse, alcune inutilizzate, che sembrano essere di circa venti miliardi di Euro, sono soldi che provengono dalle trattenute operate ai lavoratori e alle aziende, proprio per evitare gli infortuni sul lavoro. Riteniamo, dunque, che debbano essere realmente impiegate in tale direzione, anche promuovendo una campagna straordinaria di assunzioni di Ispettori del Lavoro, unificando le banche dati di INAIL, INPS e Ministero del Lavoro, e promuovendo azioni positive che premino lavoratori ed aziende con zero incidenti sul lavoro durante l’anno.”, proseguono Di Maulo e Rinaudo.

“Crediamo sia giunto il momento storico di procedere all’unificazione di tutti gli Enti Nazionali e locali, compresi quelli delle forze dell’ordine, e di dare all’INAIL la possibilità di procedere ad una struttura unificata e qualificata per evitare gli abusi contrattuali e per prevenire gli incidenti sul lavoro. Come FISMIC CONFSAL ribadiamo che nessun lavoratore deve rischiare la propria incolumità per prestare il proprio servizio lavorativo. Il lavoro serve per vivere una vita serena e di lavoro non deve morire più nessuno.”, concludono Di Maulo e Rinaudo.

Sul tema salute e sicurezza, la nostra Confederazione Confsal parteciperà all’incontro governativo previsto per lunedì 26 febbraio.

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