Enit, Corte Conti: gli esiti della gestione 2019

 
La Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato con Delibera n. 125/2021 la relazione sulla gestione 2019 dell’ENIT, l’Agenzia Nazionale del Turismo che promuove e favorisce la commercializzazione dell’offerta turistica nazionale, con sede a Roma e 21 uffici di rappresentanza all’estero.

Malgrado il disavanzo di € 2.646.948 del risultato economico 2019 (a fronte di un avanzo 2018), la Corte ha rilevato un’espansione dell’attività di promozione con costi attestatisi intorno al 45% (+ 21,7% sul 2018), per una spesa complessiva di 42,8 milioni di euro; a fronte di un contributo ordinario da parte del Ministero del Turismo che varia dai 38 milioni del 2018 ai 32 circa del 2019. L’elevato disavanzo a ciò connesso, registrato in chiusura d’esercizio 2019, è stato completamente assorbito dalla consistenza del patrimonio netto, conseguentemente ridottosi a euro 31.302.312.

Lo stato patrimoniale evidenzia un incremento dei debiti a medio termine del 72,5%. Sono presenti ulteriori crediti di rilevante importo particolarmente datati. La Sezione ha registrato, inoltre, un peggioramento dell’indicatore di tempestività dei pagamenti (dal 7,01 del 2018, al 18,76 del 2019) dovuto a problemi legati a sottodimensionamenti d’organico nonché, soprattutto, alla carenza di cassa dell’ente determinatasi per ritardi nelle erogazioni statali.

L’analisi dei magistrati contabili ha ulteriormente evidenziato come i ritardi nella nomina del Presidente, dei membri del Consiglio di amministrazione e nell’approvazione, entro i termini, del budget previsionale 2019, abbiano fortemente limitato, in virtù del conseguente esercizio provvisorio, lo sviluppo dell’azione dell’Agenzia nell’anno in parola, ridotta alle sole spese per l’ordinaria amministrazione durante i primi quattro mesi. Il budget, rileva la Sezione, è stato infatti approvato dal C.d.A. solo in data 7 giugno 2019.

Le rilevanti proposte di modifica statutaria varate di recente, che assoggettano più incisivamente attività importanti dell’ENIT in settori cruciali della propria attività, all’autorizzazione preventiva del Ministero vigilante, ne riducono l’autonomia - osserva la Sezione - in misura sostanziale, in un momento nel quale il rilancio del Paese sotto il profilo del turismo richiederebbe moduli semplificati ed elastici di intervento.

Sul fronte dell’utilizzo delle risorse assegnate per l’espletamento delle proprie funzioni, la Corte ha richiamato, in generale, l’Ente ad un comportamento ispirato ad una logica di contenimento della spesa e ad un attento monitoraggio dei costi; anche in considerazione dei risultati contabili 2019 che hanno segnato un rilevante disavanzo nel conto economico.
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