Dracula in Trentino
- di: Barbara Bizzarri
Non ce la faceva, non poteva resistere, un po’ come i vampiri quando sentono odore di sangue: l’aveva giurata a Kj1, l’orsa la cui unica colpa era voler difendere la sua prole. Così l’ha uccisa approfittando del favore delle tenebre, come un vero vampiro, affinché nessuno di quelli che si era mobilitato per salvarla potesse fare nulla, mentre altri orsi attendono invano da anni giustizia reclusi al Casteller. Mi ricorda certi suoi conterranei che inseguivano un orso ferito in auto, bestemmiando e suonando il clacson per spaventarlo, braccandolo, terrorizzandolo a morte, e la povera bestia mezza cieca, sanguinante, che non capiva quel martirio senza pietà e hanno anche postato tutto sui social per vantarsi della loro melmosa vigliaccheria contro una creatura indifesa, certi dell’impunità: sono così, minus habentes, ma quanti danni fanno sapendo bene che nessuno chiederà loro conto, del resto non lo fanno per i cristiani, figuriamoci per gli animali (quello che ha bruciato il cane in piazza è ancora libero, in giro, e che nessuno gli torca un capello secondo i soliti idioti del “va aiutato”: si certo, a delinquere meglio. Tutto bene in quel di Palermo?).
Fugatti fa uccidere l'orsa Kj1
Sappiamo che al di là dello Stato che si indigna, si impegna e getta la spugna con gran dignità non possiamo aspettarci altro, sappiamo che per addormentare le coscienze basta una maledizione sui social, ma basta essere una regione autonoma per ascriversi i poteri dello Stato che in effetti è il vero proprietario degli orsi quale patrimonio? Deprimono anche le dichiarazioni iconoclaste di una tale Ambrosi, deputata Fdi, che sogna “molte più soppressioni di animali pericolosi per restituire tranquillità alle nostre valli” (si possono leggere anche molti, ottimi libri di etologia, non solo i manuali dell’iphone, mi creda), concluse dall’immancabile “prima le persone” in salsa demagogica, come se fosse normale una contrapposizione, come se non si potesse addivenire a una soluzione di pacifica convivenza ma evidentemente lo stufato d’orso piace ancora, in quel di Trento, mentre negli Stati Uniti si riesce pure a convivere coi grizzly ma qua no, non si può fare, la provincialità italica pesa come un macigno: e mi pesa pure il fatto che teoricamente questa gente è al mio servizio dato che sono lautamente stipendiati anche con le mie tasse mentre loro fanno come meglio gli pare, la loro intangibilità baraccona a incoronarli.
E bene ha detto Marco Grimaldi dell'Alleanza Verdi Sinistra che su Fugatti scrive su Instagram: "Con un'operazione studiata a tavolino pensa di essere più furbo di tutti. Un deficiente a pallettoni (applausi, ndr). Incapace di pensare a misure alternative ma rapidissimo nel killeraggio per non dare il tempo al Tar, alla giustizia e tanto meno all'opinione pubblica di poter esaminare i documenti scientifici e le motivazioni di questa decisione macabra. Lo denunceremo. E non saremo i soli", di certo si aggiungerà la LAV: “Siamo pieni di dolore e rabbia - dichiara Massimo Vitturi, dell’area animali selvatici LAV - e siamo davvero preoccupati per i cuccioli e per questa furia orsicida che non si ferma. Fugatti e la sua Giunta sfogano sugli orsi la loro incapacità politica di favorire una convivenza pacifica. C’erano tante alternative possibili, tra cui anche quella del trasferimento in Romania che avevamo suggerito. Perché allora uccidere una mamma coi cuccioli? Denunciamo Fugatti per la violazione dell'articoli 544 bis, ossia uccisione non necessitata”.
Ancora meglio l’impotente ministro Fratin, del tutto ignorato nei suoi tentativi: “gliel’ho detto a Fugatti che uccidere non è la soluzione”, ma il governatore del Trentino, è evidente, può fare quello che gli pare, nessuno gliene chiede conto, anzi è legittimato da qualcuno, che sia la sua rabbia da ex bullizzato (come dare torto a Lombroso), l’orsetto di peluche che a casa sua evidentemente si animava come Chucky (si faccia benedire, governatore) e lo ha terrorizzato, chissà, o altissimi poteri in altissimo loco che gli permettono di ignorare Tar, ministri, legge umana e divina per fare quello che vuole impunemente. Colpa sua, colpa anche di chi lo arma, però, concedendogli tutto come a quei lontani parenti un po’ tardi che è meglio non contraddire. Ma su ogni cosa come sempre conta la logica dei soldi: e dunque, boicottate il Trentino. Devono rimanere da soli con gli orsi. Che possano guardarsi bene in faccia e che il sacro daimon dell’orso, prima o poi, faccia il resto.