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Commozione reale, reale commozione

- di: Barbara Bizzarri
 
In Normandia per la celebrazione dello sbarco degli alleati, ottanta anni fa, Carlo III piange in pubblico per il DDay, e dice: “Ricordiamo ciò che dobbiamo a quella grande generazione”. Camilla, invece, scossa dall'ira lo guarda di traverso più gelida di un vero sovrano, come sempre accade quando un commoner si ritrova sul trono e sposa in primis la causa diventando più reale dei nobili, che non devono dimostrare alcunché. A Portsmouth, in un giorno denso di significato, dinanzi ai 180 veterani in prima fila, carichi di storie, medaglie e fotografie appuntate al petto, costretti dall’età o dalle ferite di guerra sulla sedia a rotelle, il re ascolta i ricordi dei superstiti e commenta: “È nostro privilegio ascoltare le loro testimonianze ma il nostro ruolo non è puramente passivo: è nostro dovere assicurare che noi e le generazioni future non dimentichiamo il loro servizio al Paese e il loro sacrificio per scacciare la tirannia e ripristinare la libertà”. 

La commozione del sovrano, le sue lacrime pubbliche, probabilmente uniche nella storia, fanno pensare che, effettivamente, questo re è sprecato per chi lo circonda mentre si fa sempre più strada l'ipotesi che sia il migliore in un coacervo di capricciosi viziati ma senz’altro più abili di lui con le public relations e a trattare con i media. Intanto, dopo la preoccupazione del mondo intero sul suo effettivo stato di salute, finalmente il Re sta meglio e si prepara a una fitta serie di appuntamenti pubblici: dal consueto “compleanno” della monarchia che si celebrerà il prossimo 15 giugno, all’imminente visita ufficiale dell'imperatore Naruhito e dell'imperatrice Masako del Giappone, che saranno protagonisti di incontri ufficiali dal 25 al 27 giugno. In programma, la Japan House London, centro culturale che ospita mostre, conferenze e spettacoli sulla cultura giapponese, e la Thames Barrier, una barriera che protegge la città dalle alte maree del Tamigi e che interessa molto l'imperatore, grande appassionato di ambiente, proprio come re Carlo III, e soprattutto di tematiche legate all'acqua. 

Secondo Japan Today, la coppia soggiornerà in un hotel e non in una residenza reale, soprattutto per far sì che l'imperatrice possa ricevere le cure di cui necessita dato che soffre da anni di una profonda depressione, scatenata, pare, dalle pressioni di corte perché avesse un figlio maschio: Aiko è l'unica figlia della coppia imperiale, e dunque a Naruhito succederà il fratello Fumihito, che ha un figlio maschio, Hisahito. Nonostante il futuro del trono sia assicurato, i viaggi dell’imperatrice restano limitati e quindi la visita è un autentico evento. 

Sul fronte familiare, di converso, pare che per il re i grattacapi non finiscano mai: stavolta è il turno del fratel prodigo Andrew, costretto nell’ombra dopo il suo coinvolgimento nello scandalo Epstein: da diversi mesi, infatti, Carlo avrebbe ordinato al fratello di liberare la Royal Lodge di Windsor, prestigiosa dimora in cui vive da trent'anni senza pagare i costi di manutenzione. Se il duca di York non lascerà l’attuale casupola per ripiegare sul Frogmore Cottage, a suo tempo residenza di Harry e Meghan e poi della cugina di Harry, Eugenie di York (figlia di Andrew, appunto), Carlo ha minacciato di chiudere ulteriormente i cordoni della borsa, già provata dai risarcimenti che Andrew ha dovuto versare per le cause in cui è stato coinvolto. Le speranze ora sono tutte incentrate su Sarah Ferguson, ex moglie del principe, che però vive tuttora con lui: in molti a Buckingham Palace pensano che sia l’unica in grado id farlo rinsavire fino a condurlo sulla strada del Frogmore Cottage. 

Foto: Copyright: 2024 Getty Images
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