Brunetta: "Innovazione vuol dire coesione: non deve lasciare nessuno indietro"

 
"L'innovazione è fare le cose vecchie in modo nuovo. È pervasiva, riguarda la vita di tutti noi. Da 16 mesi, assieme a Messa e Colao, qui presenti, e agli altri ministri del Governo Draghi, stiamo lavorando al Pnrr, al Next Generation Eu, e stiamo raggiungendo gli obiettivi che ci siamo dati con l'Europa. Al centro dobbiamo mettere sempre la persona, il capitale umano. La cosa che mi preme di più, in questa grande onda innovativa, è non lasciare nessuno indietro. Innovazione vuol dire coesione, vuol dire inclusione. È fare le cose vecchie in modo nuovo, ma con più giustizia sociale. Un'innovazione che separi e divida porta alla rottura della coesione sociale. L'innovazione deve essere per tutti".

Queste le parole del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenuto ieri pomeriggio alla XII Edizione del Premio Nazionale per l'Innovazione promosso dalla Fondazione Cotec, a cui hanno partecipato la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, il ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao, e il presidente della Fondazione Cotec Luigi Nicolais.

Il Premio Nazionale per l'Innovazione viene assegnato annualmente a 45 soggetti, tra rappresentanti di aziende, enti pubblici e persone fisiche operanti nell’industria, nel design, nel terziario, nella Pa e nelle Università, che si sono contraddistinti per l’originalità delle innovazioni che hanno sviluppato relativamente a prodotti, processi, modelli di business.

Per la sezione Pubblica amministrazione, le due candidature sono state selezionate attraverso “OpenGov Champion 2021”, organizzato dal Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri.

A ritirare il premio per Roma Capitale, è stata la direttrice del Dipartimento Partecipazione, Comunicazione e Pari Opportunità, Antonella Caprioli, per il Progetto Bilancio Partecipativo che valorizza, attraverso l’utilizzo della leva digitale, l’esercizio consapevole dei diritti dei cittadini coinvolti nelle decisioni di investimento per la tutela del decoro urbano.

Il secondo premio alla sezione Pa è andato al ministero dell’Istruzione, per il Progetto Formare al futuro, programma innovativo che valorizza le esperienze promosse durante la pandemia per migliorare le competenze digitali del personale scolastico e supportare la didattica a distanza. Il premio è stato ritirato da Simona Montesarchio, direttrice e coordinatrice dell’Unità di missione per l’attuazione degli interventi del Pnrr.
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