Benzina, Assoutenti: petrolio cala ma listini di benzina e gasolio salgono

 
Dall’inizio della guerra il prezzo alla pompa della benzina è salito in Italia del 19,7%, mentre il gasolio è aumentato del +28,8%. Lo denuncia oggi Assoutenti, che ha messo a confronto i listini odierni dei carburanti con quelli in vigore prima dell’inizio del conflitto bellico.

“Prima dell’annuncio di Putin circa l’operazione in Ucraina un litro di verde costava in Italia in media 1,854 euro al litro, 1,728 euro il gasolio – spiega il presidente Furio Truzzi – Oggi un litro di verde ha raggiunto il livello medio di 2,219 euro al litro, il diesel 2,225 euro/litro. Questo significa che in appena 21 giorni i listini della benzina sono saliti del +19,7%, e un litro di verde costa 36 centesimi di euro in più rispetto al periodo pre-conflitto. Il gasolio è aumentato addirittura del +28,8%, +49 centesimi al litro”.

“A conti fatti, un pieno di verde costa oggi 18,2 euro in più rispetto a tre settimane fa, +24,8 euro un pieno di gasolio – prosegue Truzzi – Rincari su cui pesano come un macigno fenomeni speculativi che determinano rialzi dei listini abnormi e del tutto ingiustificati. Per tale motivo chiediamo al Governo di attivarsi contro le speculazioni sui carburanti, e di varare entro questa settimana la sterilizzazione dell’Iva e un taglio delle accise che pesano su benzina e gasolio, unica possibilità per ottenere una riduzione immediata dei prezzi alla pompa”.
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