Audizione SVIMEZ sull’attuazione e le prospettive del federalismo fiscale

 
"La prima questione è che, se l’obiettivo è rendere effettivo il principio di pari dignità di accesso ai servizi di cittadini e imprese su tutto il territorio nazionale, LEP e perequazione infrastrutturale dovrebbero trovare compiuto riconoscimento nella legislazione nazionale indipendentemente dalla cosiddetta «autonomia differenziata». E, a tal proposito, non è secondario ricordare che il completamento del federalismo fiscale simmetrico, con particolare riferimento alla sua componente regionale, è una delle riforme abilitanti previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, da completare entro il primo semestre del 2026. In secondo luogo, i due pilastri andrebbero «costruiti» in parallelo, secondo princìpi e criteri comuni, seguendo procedure coordinate e convergenti per tempistica, basandosi su una comune delimitazione del perimetro delle prestazioni «concernenti i diritti civili e sociali», e individuando, di conseguenza, condivise priorità di intervento. Se, infatti, i LEP hanno la finalità ultima di garantire livelli di servizi uniformi sul territorio nazionale, oltre che la loro puntuale definizione e il loro finanziamento, sarebbe necessario procedere, di pari passo, al livellamento delle dotazioni infrastrutturali tra territori, condizione necessaria per consentire alle Amministrazioni decentrate di erogare livelli adeguati di servizi". Lo ha affermato la Svimez nel corso dell'audizione in Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.

Ad avviso della Svimez, "l’accelerazione impressa all’attuazione dell’art. 116 terzo comma della Costituzione pare interferire con queste basilari questioni, pregiudicando le finalità di equità e solidarietà nazionale del federalismo".

Nel corso dell'audizione la Svimez fa notare ancora che "mentre sui LEP sono stati compiuti passi in avanti, almeno a livello formale e pur in presenza di diverse criticità, sul fronte della perequazione infrastrutturale si può parlare solo di arretramenti".

Tuttavia permane ancora indefinita, secondo la Svimez, la questione dei Lep. Ad oggi, "l’unico aspetto assodato in materia è che la spesa associata al loro finanziamento deve essere compatibile con l’equilibrio di bilancio previsto dagli articoli 81 e 119 della Costituzione, vale a dire che i servizi a garanzia dei diritti civili e sociali uniformi su tutto il territorio nazionale vanno finanziati nei limiti delle risorse iscritte nel bilancio dello Stato a legislazione vigente", conclude l'associazione.
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