Atlantia: nel primo trimestre crescono i ricavi e cala l’indebitamento. Confermato l’outlook 2022

- di: Barbara Leone
 
Numeri in salita per Atlantia nel primo trimestre 2022. La società per azioni italiana attiva nel settore delle infrastrutture autostradali, aeroportuali e dei servizi legati alla mobilità ha infatti reso noti i risultati dell’Informativa finanziaria al 31 marzo 2022 esaminata ed approvata dal Consiglio di amministrazione del Gruppo riunitosi sotto la presidenza dell’Ambasciatore Giampiero Massolo. Entrando nel dettaglio della performance economica del Gruppo possiamo vedere che i Ricavi operativi del primo trimestre 2022 sono pari a 1.491 milioni di euro con un incremento di 172 milioni di euro (+13%) rispetto al primo trimestre 2021. I Ricavi da pedaggio autostradale sono pari a 1.184 milioni di euro con un incremento di 118 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021, principalmente attribuibile all’aumento del traffico delle concessionarie autostradali del gruppo Abertis (+174 milioni di euro) e delle altre attività autostradali estere (+31 milioni di euro), al netto dei minori ricavi per la scadenza ad agosto 2021 delle concessioni di Acesa e Invicat (107 milioni di euro). I Ricavi per servizi aeronautici sono pari a 85 milioni di euro con un incremento di 53 milioni di euro correlato alla ripresa del traffico di Aeroporti di Roma e Aéroports de la Côte d’Azur rispetto alla sostanziale inoperatività del primo trimestre 2021 determinata dalle restrizioni alla mobilità per la pandemia da Covid-19. I Costi operativi sono pari a 574 milioni di euro, in aumento di 47 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021. I Costi esterni gestionali sono pari a 328 milioni di euro, in aumento di 27 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021 principalmente per l’incremento dei costi di gestione di Aeroporti di Roma e di Aéroports de la Côte d’Azur connessi alla maggiore operatività aeroportuale. Gli Oneri concessori ammontano complessivamente a 22 milioni di euro, in aumento rispetto al primo trimestre 2021 (15 milioni di euro) in relazione all’aumento del traffico delle concessionarie del Gruppo. Il Costo del lavoro è pari a 202 milioni di euro e si incrementa di 9 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021 principalmente in relazione alla ripresa del traffico aeroportuale di Aeroporti di Roma, con minor ricorso agli ammortizzatori sociali (6 milioni di euro). 

L’EBITDA è pari a 917 milioni di euro con un incremento di 125 milioni di euro (+16%) rispetto al primo trimestre 2021 per il citato miglioramento dei volumi di traffico autostradale e aeroportuale. Gli Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti sono pari a 643 milioni di euro e si decrementano di 175 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021 principalmente per i minori ammortamenti delle concessioni di Acesa e Invicat scadute ad agosto 2021 (110 milioni di euro). L’EBIT è positivo per 274 milioni di euro, con un incremento di 300 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021. Gli Oneri finanziari netti sono pari a 128 milioni di euro con una riduzione di 64 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021, attribuibile essenzialmente alla variazione positiva del fair value degli Interest Rate Swap Forward Starting di non hedge accounting di Atlantia a seguito dell’incremento dei tassi di interesse. Il Risultato prima delle imposte (EBT) risulta positivo per 132 milioni di euro nel primo trimestre 2022 con un incremento di 359 milioni di euro. I Proventi netti di attività operative cessate nel primo trimestre 2022 sono pari a 348 milioni di euro (18 milioni di euro nel primo trimestre 2021) e includono il contributo del gruppo ASPI che si incrementa di 330 milioni di euro per la ripresa del traffico autostradale nel primo trimestre 2022 (+30,3%), nonché per l’effetto della sospensione degli ammortamenti prevista dai principi IFRS per le discontinued operations. L’Utile del periodo è pari a 446 milioni di euro (primo trimestre 2021 perdita pari a 158 milioni di euro), di cui di pertinenza del Gruppo per 344 milioni di euro (perdita di 97 milioni di euro del primo trimestre 2021) e di pertinenza di terzi per 102 milioni di euro (perdita di 61 milioni di euro nel primo trimestre 2021). Il Capitale investito netto è pari a 51.806 milioni di euro e si incrementa di 458 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021.

Al 31 marzo 2022 i Diritti concessori immateriali sono pari a 35.816 milioni di euro e si incrementano di 689 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 per gli effetti cambi positivi per 1.141 milioni di euro (essenzialmente per l’apprezzamento del real brasiliano e del peso cileno rispetto all’euro). E ancora per gli ammortamenti pari a 582 milioni di euro e infine per gli investimenti pari a 139 milioni di euro. L’Avviamento pari a 8.464 milioni di euro è riferibile essenzialmente al gruppo Abertis per 8.438 milioni di euro. Le Partecipazioni pari a 1.790 milioni di euro registrano una riduzione di 139 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 prevalentemente connessa alla variazione del fair value della partecipazione in Hochtief. Il Capitale circolante (netto fondi correnti) è pari a 582 milioni di euro, con un decremento di 306 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, essenzialmente per la cessione pro-soluto dei crediti di Telepass per 116 milioni di euro, nonché per l’incasso della prima quota del contributo pubblico spettante ad Aeroporti di Roma a valere sul “fondo danni Covid” per i gestori aeroportuali (Legge 178/2020 e D.L. 73/2021) per 110 milioni di euro. Le Attività e passività non finanziarie destinate alla vendita sono pari a 11.544 milioni di euro e sono riferibili al gruppo ASPI. Il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, pari a 8.800 milioni di euro, presenta un incremento di 660 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 essenzialmente per l’utile del periodo di pertinenza del Gruppo pari a 344 milioni di euro, oltre che per la variazione positiva delle differenze cambio per 258 milioni di euro (apprezzamento delle valute sudamericane rispetto all’euro). 

Il Patrimonio netto di pertinenza di Terzi è pari a 8.336 milioni di euro e presenta un incremento pari a 406 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 essenzialmente attribuibile alla quota della citata variazione positiva delle differenze cambio (414 milioni di euro). La situazione finanziaria al 31 marzo 2022 del Gruppo Atlantia presenta un Debito finanziario netto pari a 36.819 milioni di euro (pari a 28.723 milioni di euro escluso ASPI), in diminuzione di 1.818 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente per l’incasso derivante dalla compensazione degli investimenti di Acesa per 1,07 miliardi di euro, nonché per l’FFO generato nel trimestre (836 milioni di euro). La variazione dei prestiti obbligazionari pari a 1.677 milioni di euro è dovuta essenzialmente alle emissioni di HIT (1.000 milioni di euro) e Arteris (192 milioni di euro), nonché all’aumento di 500 milioni di euro connesso all’apprezzamento delle valute sudamericane rispetto all’euro. La riduzione dei finanziamenti a medio-lungo termine pari a 368 milioni di euro è attribuibile prevalentemente a rimborsi per 674 milioni di euro (di cui 530 milioni di euro di Abertis Infraestructuras), parzialmente compensata dall’aumento di 224 milioni di euro correlato alla variazione dei tassi di cambio. Il decremento delle altre passività finanziarie è dovuto principalmente alla riduzione del fair value negativo dei derivati di Atlantia, a seguito dell’aumento dei tassi di interessi per i quali nel corso del mese di aprile si è provveduto all’estinzione totale degli stessi.

In considerazione dei dati di traffico dei primi quattro mesi del 2022 (+3% per il comparto autostradale e -46% per il comparto aeroportuale rispetto ai valori del 2019) e assumendo che nel prosieguo dell’anno non vi siano misure restrittive di rilievo alla mobilità, né un peggioramento degli effetti diretti e indiretti sull’economia in generale del conflitto iniziato in Ucraina a fine febbraio 2022, si conferma la stima di volumi di traffico autostradale in crescita di circa il 4% e di traffico aeroportuale in diminuzione di circa il 40% sempre rispetto al 2019. Per l’esercizio 2022 si conferma di conseguenza la previsione di ricavi consolidati pari a circa 6,6 miliardi di euro e dell’EBITDA pari a circa 4,1 miliardi di euro con un miglioramento atteso rispetto ai risultati 2021, che si ricorda beneficiavano sia del ristoro non ricorrente riconosciuto ad Aeroporti di Roma per le perdite da Covid-19 (circa 0,2 miliardi di euro), sia del contributo delle società spagnole Acesa ed Invicat le cui concessioni sono terminate ad agosto 2021 (circa 0,4 miliardi di euro). Si conferma altresì la previsione di un FFO di Gruppo pari a circa 2,4 miliardi di euro e di investimenti per circa 1,5 miliardi di euro. 

Infine, in attesa degli esiti e dei conseguenti impatti sul Gruppo Atlantia dell’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Atlantia promossa da Sintonia e Blackstone, si prevede un debito finanziario netto pari a circa 22 miliardi di euro a fine anno 2022 in riduzione rispetto ai 30 miliardi di euro di fine 2021, principalmente per l’incasso della cessione di Autostrade per l’Italia. Rispetto alla precedente previsione di 23 miliardi di euro, l’aggiornamento tiene conto della mancata esecuzione del riacquisto delle azioni proprie di Atlantia, in parte compensata dalla stima degli impatti sul debito delle controllate estere per l’apprezzamento delle valute del centro-sud America. Le previsioni sono da considerarsi come indicative e basate sulle ipotesi sopra riportate e dovranno essere aggiornate in funzione dell’evoluzione delle stesse e, come tali, non costituiscono target del Gruppo. Le previsioni sopra indicate non includono il contributo di Yunex Traffic, in attesa del perfezionamento del relativo acquisto dal gruppo Siemens previsto entro settembre 2022. Nel corso del 2022 proseguirà l’attuazione della roadmap di sostenibilità della Società, tramite la realizzazione delle attività programmate per il conseguimento dei target al 2023.
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