Mts, societa' proprietaria dell'omonima piattaforma elettronica per la trattazione all'ingrosso di titoli obbligazionari europei a reddito fisso, e' ormai "sotto il controllo della Francia". Lo scrive su Facebook il senatore della Lega e membro del Copasir, Paolo Arrigoni. "La Societa' con la piattaforma del debito italiano che tratta all'ingrosso i titoli obbligazionari europei e i nostri titoli di Stato ha ora il comando nelle mani dei francesi. Il passaggio della proprieta' di Borsa Italiana SpA, capogruppo, alla francese Euronext, voluto da Gualtieri con il governo Contebis ha portato a questa inevitabile conseguenza", aggiunge Arrigoni. "Eppure il Copasir nella relazione sulla tutela degli asset strategici nazionali nei settori bancario e assicurativo, aveva evidenziato il rischio, ma e' stato ignorato", conclude il senatore della Lega.
La piattaforma Mts e' controllata da Borsa italiana, di cui Euronext ne ha completato l'acquisizione lo scorso 29 aprile dal London Stock Exchange per un controvalore di 4,444 miliardi di euro mentre gli azionisti Cdp Equity e il gruppo bancario Intesa Sanpaolo hanno investito circa 700 milioni di euro con una quota, rispettivamente del 7,3 per cento e dell'1,3 per cento. Euronext ha rivisto nei giorni scorsi il board, in scadenza fino al bilancio 2022, confermando Marina Cannata come presidente e Fabrizio Testa in qualita' di amministratore delegato e nominando sei nuovi dirigenti, di cui tre francesi. I rappresentanti di societa' italiana in seno al Consiglio di amministrazione sono diventati minoranza, come ricordato dal senatore della Lega Arrigoni. Nel nuovo board, composto da 15 membri, gli italiani sono oltre a Cannata e a Testa, Pasquale Cataldi, Mario Quarti e Cristiano Maffi. Mentre i manager francesi di Euronext sono tre, Attia, D'Amerzit, Lauchard, a cui si aggiungono il direttore finanziario della holding Euronext, Giorgio Modica, l'amministratore delegato di Euronext Amstrerdam, Simone Huis in 't Veld, e Chris Topple, Ad di Euronext London.