Algebris Global Credit Bullets: Usa (inflazione), Cina (dati economici)

 
Inflazione USA – In forte calo

Il CPI statunitense di giugno è stato registrato al 0,2% m/m e al 3% a/a, il livello più basso da marzo 2021 e solo un terzo del picco raggiunto nell’estate 2022. L’inflazione core si è attestata a 0,15% sul mese e a 4,8% sull’anno. Tra le componenti core, l’inflazione relativa agli affitti rimane l’unica a mostrare una crescita sostenuta, sebbene a un ritmo più lento rispetto agli incrementi mensili registrati nel primo trimestre del 2023. Escludendo i costi degli alloggi, l’inflazione di base è rimasta stabile nel mese. I dati sono abbastanza contenuti e mostrano che il quadro di disinflazione negli Stati Uniti è ottimistico sia per quanto riguarda i livelli che le componenti. I dati contribuiranno a dare sollievo ai tassi e alle obbligazioni, soprattutto dopo il forte aumento dei tassi reali della scorsa settimana. Inoltre, considerando anche i dati sul mercato del lavoro sono risultati più deboli del previsto la scorsa settimana, la Fed effettuerà un rialzo a luglio ma avrà difficoltà a presentare la politica da falco che il mercato si aspetta. La lettura dei dati ha innescato un’inversione di tendenza nei tassi statunitensi, con i tassi a 10 anni scesi al 3,8% dal picco del 4% raggiunto la scorsa settimana.  Riteniamo che vi sia un ulteriore margine di manovra, soprattutto in vista della riunione della Fed di luglio.

Cina – Stimoli economici in corso

Le autorità cinesi stanno aumentando le misure di stimolo economico a causa del progressivo peggioramento della situazione macroeconomica. Gli ultimi dati economici continuano a peggiorare: le esportazioni di giugno sono scese dell’8% rispetto a un anno prima, dopo essere risultate stabili a maggio. I dati commerciali confermano le evidenze delle vendite al dettaglio e del mercato immobiliare delle ultime sei settimane. La crescita del paese si attesta al 4,5-5% rispetto al 6-7% previsto all’inizio dell’anno e la deflazione continua. Le autorità sono sempre più preoccupate e hanno iniziato a mettere in atto iniziative che stimolano l’economia: le misure di sostegno al mercato immobiliare sono state prorogate per un altro anno e i tassi di interesse sono stati tagliati a giugno e potrebbero esserlo ancora in estate. La valuta ha iniziato a indebolirsi, ma le autorità si stanno impegnando a contrastarla controllando i tassi sui depositi in dollari. Il livello di indebolimento dei dati è notevole e, allo stato attuale delle cose, si ripercuoterà sull’economia globale. Il riconoscimento e gli stimoli da parte delle autorità sono segnali incoraggianti. Tuttavia, è necessario accelerarli e intensificarli per avere un effetto più duraturo sui mercati globali.
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