Al via a Bologna 19esima edizione della fiera Marca: "Numeri in crescita"

 
Con l'inflazione a doppia cifra che 'morde' le famiglie "la marca del distributore è una delle risposte che possiamo dare per sostenere il loro potere d'acquisto". Si è aperta con questo 'mantra' oggi in Fiera a Bologna l'edizione numero 19 di Marca, l'expo dedicata ai prodotti alimentari e non in commercio col marchio delle catene di distribuzione, alla presenza tra gli altri del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Una manifestazione che anche quest'anno presenta "numeri davvero lusinghieri", commenta il presidente di BolognaFiere, Giampiero Calzolari. Rispetto all'edizione dell'anno scorso, infatti, crescono gli spazi espositivi (23.000 metri quadrati in tutto, il 15% in più) e gli espositori (900, con un aumento del 10%). Si contano inoltre 12.000 buyers italiani e 200 esteri, distribuiti in sei padiglioni. Anche sul fronte dei visitatori, le previsioni sono positive. "Li conteremo alla fine - dice Calzolari - ma abbiamo la sensazione che avremo un numero importante anche in questa edizione". Nell'attuale contesto economico, però, quest'anno Marca è anche "particolare attualità", sottolinea il presidente della Fiera.
 
Gli fa eco Marco Pedroni, presidente di Adm, l'associazione della distribuzione moderna che collabora all'organizzazione dell'expo: "E' una fiera importante - sostiene - perchè la marca del distributore è una delle risposte che possiamo dare per sostenere le famiglie e il loro potere d'acquisto, in una fase davvero molto difficile. L'inflazione morde e la distribuzione ha già assorbito nel 2022 una parte dell'inflazione che arrivava a monte. Ma è molto difficile continuare a farlo, se si continua ad aumentare i listini anche nel 2023".
 
A livello mondiale, segnala Pedroni, "l'inflazione sta rallentando, ma ancora non si vedono gli effetti in Italia. Quindi stiamo discutendo in maniera molto animata con l'industria di marca per trovare una strada per abbassare l'inflazione e quindi per pesare meno sulle famiglie. Credo che anche il Governo possa fare qualcosa di importante, intanto chiamandoci al tavolo per ragionare insieme a tutta la filiera su come impattare meglio sull'inflazione". Ma al tempo stesso "riteniamo che le aziende debbano fare la loro parte - avverte il presidente di Adm - i margini della distribuzione nel 2022 sono stati fortemente colpiti dall'inflazione e credo che nel 2023 si dovrà fare un lavoro di efficientamento molto significativo". In questo quadro, comunque, "la marca del distributore ha davvero un ruolo importante - continua Pedroni - ha un buon livello di servizio e qualità, e soprattutto ha un prezzo del 20-30% inferiore rispetto ai prodotti industriali".
 
L'appeal della marca del distributore sui consumatori è tra l'altro in ascesa. "Anche nel 2022 ha fatto un bel balzo in avanti", con una crescita di oltre il 12% e un fatturato di 13,1 miliardi di euro, sottolinea Gianmaria Marzoli, vicepresidente di Iri, istituto di ricerca che ha curato il 19esimo rapporto Marca. All'interno della grande distribuzione i prodotti con i marchi 'interni' sono arrivati a rappresentare il 21% delle vendita, ma si attiva il 28% se si contano anche i discount. "In un mercato in cui i volumi stanno un po' cedendo negli ultimi mesi - sottolinea Marzoli - la marca del distributore sta crescendo. Anzi, sta accelerando la crescita anche in termini di volumi, che crescono di tre punti percentuali" nel 2022 rispetto all'anno prima. Le prospettive dunque "sono assolutamente positive - continua il vicepresidente di Iri - primo perchè le insegne ci stanno credendo sempre di più. Poi oggi il tema più importante è quello della convenienza. C'è inflazione su tutto il mercato, ma la convenienza relativa continua a premiare la marca del distributore".
 
Sul paniere abituale di beni acquistati al supermercato, infatti, "il risparmio è del 25% rispetto alla media delle categorie - afferma Marzoli - di questi tempi è un grande valore, ma non è solo convenienza perchè a questo si abbina anche una qualità dei prodotti sempre più importante".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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