Acquedotto Pugliese, gestione unificata ed efficiente della rete idrica grazie al progetto Smart Water Management

- di: Barbara Leone
 
Tanti componenti innovativi, tra modelli digitali ed elaborazioni predittive, e un unico obiettivo: migliorare la qualità del servizio erogato ai cittadini. E’ questo ciò a cui punta Acquedotto Pugliese, che con il progetto Smart Water Management si conferma reattivo nel far fruttare le opportunità del Pnrr ed in particolare della programmazione React-EU, che grazie al lavoro svolto dall’Autorità idrica pugliese e dalla Regione Puglia, consentiranno alla società di migliorare ulteriormente la gestione unificata ed efficiente della rete idrica. La prima fase di interventi è stata approvata dal Consiglio di amministrazione di AQP con un importo di 3.390.670,17 euro. Digitalizzazione e innovazione sono i cardini del progetto, che prevede un approccio what-if, strumento digitale in grado di elaborare scenari differenti per offrire i diversi esiti possibili, e l’utilizzo di un “gemello digitale” quale replica virtuale della rete di Acquedotto Pugliese. Il digital twin consente in tempo reale uno scambio di dati, raccolti dai sensori posti sull’elemento fisico e inviati alla replica virtuale, ma anche di conoscere istante per istante il funzionamento dell’infrastruttura in tutti i punti indipendentemente dalla presenza o meno di un sensore.  “Smart Water Management - spiega il consigliere del Cda Salvatore Ruggeri - è un sistema integrato per cercare finalmente di ridurre il più possibile le perdite, ma soprattutto inciderà positivamente sulla capacità di dare un servizio importante a tutti i cittadini. La Regione Puglia e AQP si stanno impegnando. È un momento molto importante. Il progetto si inserirà nella control room di AQP con il monitoraggio di tutta la rete.

Gli interventi ammessi a finanziamento, secondo le disposizioni contenute nel piano React Eu, dovranno essere concluse entro il 31 dicembre 2023”. “Sulla strada dell’efficientamento e della digitalizzazione intelligente stiamo costruendo - sottolinea la direttrice generale di AQP, Francesca Portincasa - le basi che ci porteranno ad avere sempre più il controllo dei nostri dati e delle opere per migliorare la gestione quindi il servizio che diamo ai cittadini. Una piattaforma che integrerà tutti i dati presenti sul campo per verificare ciò che succede e intervenire in tempo reale. Il primo risultato è maggiore tempestività nella riduzione delle perdite”. A concludere le parole di Paolo Lanza, chief innovation officer dela società, che ricorda: “Adottiamo soluzioni tecnologiche di alto livello finalizzate alla riduzione delle perdite idriche,   sfruttando l’integrazione dei dati IOT dal campo, i sistemi di informazioni geografiche (GIS), Enterpise Resource Planning (ERP), Work Force Management (WFM) Business Intelligence (BI), indicatori di performance (KPI). Smart Water Management prevede la creazione di un modello digitale della rete per elaborazioni predittive what-if, la realizzazione di cruscotti per la prelocalizzazione e il monitoraggio delle perdite idriche. Le operazioni si divideranno in due fasi. Si partirà dalla messa a punto di un primo livello di integrazione dinamica tra Sistema Informativo Territoriale, Telecontrollo e le altre piattaforme di Asset management coinvolte secondo l’approccio del Digital Twin”.

Il Progetto di Acquedotto Pugliese è rivolto alla realizzazione di un sistema intelligente integrato che consenta una gestione unificata ed efficiente della rete idrica. L’applicazione degli strumenti digitali previsti nel progetto consentirà di conoscere istante per istante il funzionamento dell’infrastruttura in tutti i punti (tubi, vasche, ecc) indipendentemente dalla presenza o meno di un sensore. In particolare si avrà modo di prevedere, tramite simulazione, il comportamento dell’impianto o rete nelle ore e giorni successivi; individuare, prevedere e prevenire situazioni di comportamento anomalo o criticità; condurre analisi di scenario (what-if) per verificare nell’ambiente virtuale l’efficacia di manovre e scelte gestionali prima di applicarle al sistema reale; supportare e ottimizzare la gestione delle infrastrutture anche dal punto di vista della riduzione delle perdite e dei costi oltre a garantirne costantemente il rispetto dei vincoli di esercizio; ed infine ricostruire automaticamente le modalità di funzionamento del passato con finalità di analisi critica ed eventualmente contraddittorio nel caso di criticità. Sono state inoltre finanziate opere per il rilievo delle reti idriche e la loro rappresentazione tramite piattaforme GIS; installazione di strumenti smart per misurare i parametri relativi alla qualità del servizio erogato; modellazione idraulica della rete; distrettualizzazione delle reti e controllo attivo delle perdite; pre-localizzazione delle perdite; identificazione di tratti di rete da sostituire o riabilitare. Acquedotto Pugliese S.p.A. è la capogruppo e controlla interamente Aseco S.p.A., azienda specializzata attiva ne trattamento e recupero dei rifiuti organici. Con reti idriche per 20mila chilometri al servizio di oltre 4 milioni di cittadini, 12.000 chilometri di reti fognarie e 184 depuratori, è tra i maggiori player nazionali nella gestione del ciclo idrico integrato e una delle opere di ingegneria civile più complessa di Europa. Tale sistema, tra i più lunghi al mondo e che si sviluppa nell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Puglia (il più grande italiano per estensione territoriale) garantisce l'approvvigionamento di acqua potabile alla Puglia (100% della popolazione), alla Basilicata (25%) e alla Campania (2%). I servizi vanno dalla captazione, alla raccolta sino alla potabilizzazione e alla distribuzione dell’acqua oltre che ai servizi di fognatura e di depurazione delle acque reflue. 
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