Istituzioni e imprese si confrontano sulle sfide legate alla sostenibilità per aziende e filiere nel corso della quinta edizione del World Food Forum, dal titolo “le sfide delle imprese e delle filiere per la sostenibilità dei sistemi alimentari: approccio globale dal suolo alla salute umana”, che quest’anno verte sulla presentazione e condivisione, alle imprese presenti a CIBUS 2024, degli obiettivi e dei percorsi di lavoro dei tre grandi progetti di ricerca e innovazione, correlati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR, dedicati alle sfide che dovrà affrontare il settore agroalimentare italiano: il Centro Nazionale per le Tecnologie in Agricoltura Agritech, Fondazione OnFoods, il Progetto METROFOOD-IT insieme al Cl.uster A.grifood N.azionale C.L.A.N..
World Food Forum, Azzali: "Trovare insieme le soluzioni alle grandi sfide della sostenibilità"
Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare e del Cl.uster A.grifood N.azionale C.L.A.N. ha dichiarato: “Questo tema di discussione è sicuramente molto stimolante. Il settore agroalimentare italiano è molto forte e dobbiamo garantire sempre alimenti sicuri agli italiani, in quanto si tratta di uno dei mercati più esigenti in ambito di food. Anche in ambito di mercato estero, per noi è sempre molto facile: il cibo italiano, infatti, è sempre quello più apprezzato e ricercato, proprio per la grande qualità che lo contraddistingue. Il settore agroalimentare italiano non teme la concorrenza sui mercati europei, al contrario quello che più teme sono le regolamentazioni e le competizioni a livello di normative che vengono applicate. La competizione tra aziende e industrie del settore è quella che spaventa di meno. All’interno del mercato europeo possono esserci delle asimmetrie: una di queste sicuramente riguarda il fatto che in Europa possono entrare anche prodotti di qualità inferiore a prezzi più concorrenziali. L’Italia è sotto il punto di vista della sostenibilità uno dei modelli più all’avanguardia a livello planetario: la scienza e la ricerca nell’ambito agroalimentare vanno sempre tutelate e finanziate perché siamo uno dei paesi più forti e perché ci sia sviluppo bisogna continuare ad investire.”
Al centro del dibattito, il ruolo dell’Italia come eccellenza alimentare a livello internazionale. Il settore agroalimentare è uno dei punti di forza del Made in Italy e, per mantenere saldo questo ruolo di leadership, risulta imprescindibile preservare e sviluppare una filiera alimentare sicura, sostenibile e di qualità, sempre più attenta all’autonomia produttiva e alla sovranità alimentare. Tra i tanti temi affrontati si è parlato degli impatti sui sistemi alimentari, della situazione geopolitica attuale e di come la capacità di vincere queste sfide complesse sia fortemente connessa alla scienza ed alla tecnologia, con particolare attenzione all'investimento sui giovani ricercatori e talenti ed alla creazione di partnership.
Durante il convegno, sono intervenuti importanti esperti dell'ambito agroalimentare e scientifico, rappresentanti di aziende alimentari ed esponenti delle istituzioni nazionali ed europee.
Dopo gli indirizzi di saluto ed introduzione, a cui hanno preso parte parte Franco Mosconi, Presidente delle Fiere di Parma, Paolo Martelli, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di
Parma, Cesare Azzali, Direttore dell’Unione Parmense degli Industriali, Paolo Mascarino, Presidente di Federalimentare e del Cl.uster A.grifood N.azionale C.L.A.N. e Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali, Regione Emilia-Romagna, si è tenuta una prima parte di interventi, coordinati da Sara Roversi, Presidente di Future Food Institute. Tra gli ospiti, Danilo Ercolini, Responsabile Scientifico del Centro Nazionale per le Tecnologie per l’Agricoltura Agritech, Daniele Del Rio, Presidente della Fondazione OnFoods, Claudia Zoani, Coordinatrice METROFOOD, ENEA - Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali e Gianni Galaverna, Coordinatore di Food-ER, Alleanza Emilia-Romagna per l’Educazione e l’Innovazione nei Sistemi Alimentari, Università degli Studi di Parma.
Cesare Azzali, Direttore dell’Unione Parmense degli Industriali, osserva: “Il sistema alimentare italiano ha intrapreso da tempo il percorso verso un nuovo modello di produzione, più orientato alla tutela del suolo e della salute umana, un modello che deve confrontarsi però con la sua sostenibilità economica e con una crisi geopolitica che sta mettendo a dura prova tutte le transizioni in atto. In questo contesto, il World Food Forum offre l’opportunità di riflettere, in modo qualificato e con una visione internazionale, su come il mondo delle imprese ed il sistema della ricerca possano trovare insieme le soluzioni alle grandi sfide della sostenibilità.”
Successivamente il convegno ha ospitato una tavola rotonda a cui hanno preso parte importanti esperti del mondo scientifico, alimentare e dell’innovazione, esponenti di aziende alimentari e delle filiere. Le conclusioni sono state affidate a Paolo De Castro - Parlamentare europeo, Vicepresidente della Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale: “Voglio ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per realizzare e portare avanti nel tempo il World Food Forum. WFF nasce durante Expo 2015 per mettere a fuoco due elementi, molto attuali: la dimensione globale quando si parla di cibo e sicurezza alimentare, tematiche imprescindibili, l’innovazione e la ricerca. Oggi le risposte ai problemi legati alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità si possono trovare solo con una continua innovazione in entrambi gli ambiti. Innovazione globale e ricerca, sono due aspetti centrali che fanno del World Food Forum un evento globale che si pone l’obiettivo di trovare le risposte e le possibili soluzioni per fare dell’agroalimentare un settore sempre più in crescita e all’avanguardia.”
I lavori sono poi proseguiti nel pomeriggio con il Workshop: “Imprese, PNRR, sostenibilità dei sistemi alimentari”, rivolto alle aziende presenti a CIBUS con l’obiettivo di condividere la visione delle imprese partner nei progetti del PNRR, coordinato da Massimo Iannetta, responsabile divisione ENEA Biotecnologie e Agroindustria e Vicepresidente del Comitato Tecnico - Scientifico del Cl.uster A.grifood N.azionale C.L.A.N.. Tra i partecipanti, Agrocamera, Barilla, La Molisana e Relatech S.p.A.