• 8501 intesa GREEN 25
  • POSTE25 850 1

Il volto oscuro della violenza giovanile: quando l’odio si fa branco

- di: Redazione
 
Il volto oscuro della violenza giovanile: quando l’odio si fa branco

Negli ultimi anni si sta delineando con crescente preoccupazione una nuova forma di violenza minorile, che si manifesta attraverso dinamiche di branco, azioni premeditate e spesso motivate da odio razziale o ideologico. Non si tratta più solo di atti di bullismo o devianza adolescenziale, ma di vere e proprie aggressioni che assumono i contorni di fenomeni criminali strutturati. La presenza sui social di contenuti violenti, l’assenza di modelli educativi solidi e la fragilità del contesto familiare sono solo alcune delle cause che alimentano comportamenti sempre più aggressivi e meno controllabili.

Il volto oscuro della violenza giovanile: quando l’odio si fa branco

Questi episodi non avvengono più nelle periferie abbandonate, ma spesso nel cuore delle città, in quartieri popolari segnati da disoccupazione, marginalità e una crescente sfiducia nelle istituzioni. I minori coinvolti agiscono in gruppo, spinti dalla forza dell’emulazione e da un senso distorto di appartenenza, dove la violenza diventa strumento di affermazione e linguaggio d’identità. Quando poi la vittima è percepita come “diversa” – per etnia, religione o condizione sociale – il branco si trasforma in macchina di esclusione e punizione.

Il caso di Taranto: un'aggressione che scuote

È in questo quadro preoccupante che si inserisce quanto avvenuto a Taranto, nel quartiere Tamburi, nel gennaio scorso. Sette minorenni, tutti di età compresa tra i 14 e i 17 anni, sono accusati di aver preso di mira un giovane bracciante straniero di 26 anni, accerchiandolo e colpendolo con pietre e oggetti contundenti. L’aggressione ha provocato gravi lesioni al volto e al corpo della vittima, tanto da rendere necessario un ricovero urgente. La brutalità non si è esaurita lì: dopo appena due giorni, i minori sono tornati a colpire, lanciando sassi contro l’abitazione del bracciante e continuando a minacciarlo.

Le indagini della procura distrettuale antimafia di Bari hanno rivelato la matrice d’odio dell’aggressione. Gli inquirenti parlano di “lesioni personali aggravate dall’odio”, configurando un reato grave che ha spinto il gip del Tribunale per i minorenni di Taranto, Paola Morelli, ad adottare misure cautelari pesanti: i sette ragazzi sono stati collocati in sette comunità educative diverse, proprio per evitare contatti tra loro e impedire nuove forme di organizzazione violenta.

Una comunità ostaggio della violenza

Le azioni del gruppo non si sono limitate al solo caso del bracciante. In un secondo episodio, avvenuto a fine gennaio, due degli stessi minori hanno bloccato un’auto guidata da una donna, costringendola a passare tra insulti e lanci di oggetti. Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, la situazione è degenerata in una vera e propria guerriglia urbana: spranghe, pietre e barricate improvvisate hanno ostacolato l’intervento dei carabinieri.

A rendere ancora più preoccupante il quadro c’è l’uso sistematico della violenza come linguaggio relazionale e mezzo di espressione. Non solo l’odio verso lo straniero, ma anche la sfida all’autorità e l’intenzionale spettacolarizzazione del gesto. Non è un caso che alcune sequenze siano state riprese e diffuse attraverso smartphone, come se la violenza fosse parte di un rito condiviso, un contenuto da “viralizzare”.

Un grido d’allarme che interroga le istituzioni

Il caso di Taranto non è un episodio isolato. Da nord a sud, si moltiplicano le segnalazioni di aggressioni compiute da gruppi di minori, spesso senza apparente motivo se non l’adesione a una logica da branco. Le istituzioni, la scuola, le famiglie e la società civile sono chiamate a una riflessione profonda, che vada oltre l’emergenza. Serve un nuovo patto educativo e sociale, capace di restituire senso, responsabilità e speranza a una generazione che, troppo spesso, cerca se stessa nell’odio e nella forza.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 32 record
Pagina
2
11/07/2025
Tre italiani su quattro scelgono i piccoli borghi: la rinascita delle aree interne passa dai giovani
Tre italiani su quattro scelgono i piccoli borghi: la rinascita delle aree interne passa d...
11/07/2025
Viaggiare in aereo senza mostrare i documenti: svolta operativa di Enac per i voli in Italia e in Europa
Da oggi, per i voli nazionali ed europei, non sarà più necessario mostrare il passaporto o...
11/07/2025
Maltempo e temporali, l’Italia sotto l’acqua: allerta in diverse regioni del Nord
L’ondata di maltempo che ha colpito il Nord ha causato allagamenti, disagi alla viabilità ...
11/07/2025
Caso Almasri, il Tribunale dei Ministri autorizza la visione degli atti
Nuovo passaggio nel caso Almasri, che vede coinvolti alcuni membri del governo italiano in...
11/07/2025
Studenti contro l’orale: No ai voti, sì al silenzio.
Alcuni maturandi scelgono di fare scena muta all'orale per protesta. Valditara minaccia sa...
11/07/2025
Villa Ferragnez venduta per 11 milioni: nuovo proprietario inglese sul lago di Como
La villa sul lago di Como appartenuta a Chiara Ferragni e Fedez è stata ufficialmente vend...
Trovati 32 record
Pagina
2
  • POSTE25 720
  • 720 intesa GREEN 25