• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Vino, Osservatorio Uiv-Vinitaly: a luglio -9% volumi export Paesi extra-Ue. Peggiorano ancora gli Usa (-12%)

- di: Barbara Leone
 
Vino, Osservatorio Uiv-Vinitaly: a luglio -9% volumi export Paesi extra-Ue. Peggiorano ancora gli Usa (-12%)
Vendemmia, prezzi di vino e uve, export. Rischio corto circuito per il vino italiano in questo 2023 che, secondo l’Osservatorio di Uiv-Vinitaly, si sta manifestando come il più complicato degli ultimi 20 anni. Cattive notizie arrivano dalla vendemmia in corso, le cui stime sul piano quantitativo si prospettano ancora più in ribasso rispetto a quanto già anticipato un mese fa (-12%) dall’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Uiv. In particolare al Nord – a partire da Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte – ma anche nel Mezzogiorno (Abruzzo e Sicilia), i volumi delle uve raccolte sono inferiori a quanto preventivato a causa di eventi grandinigeni e del caldo persistente, che ha asciugato le uve. Per contro, si prospetta un’annata di qualità eccellente per molte importanti denominazioni dello Stivale, a partire dai vini rossi.

Vino, Osservatorio Uiv-Vinitaly: a luglio -9% volumi export Paesi extra-Ue. Peggiorano ancora gli Usa (-12%)

Nonostante la scarsità del prodotto disponibile per la nuova annata, rileva Uiv, il mercato del vino sfuso è fermo, con il numero di contrattazioni a -40% rispetto alla media tradizionale del periodo e prezzi che – non solo sui vini comuni, ma anche su quelli Dop-Igp, specie del Centro-Sud Italia – stanno registrando forti pressioni verso l’alto. Particolarmente fragile la posizione della parte industriale, che teme effetti speculativi a catena che potrebbero coinvolgere anche regioni e vini non particolarmente toccati da scarsità di prodotto. “A causa dell’incertezza dettata dalla complicata situazione vendemmiale – rileva il segretario generale di Uiv, Paolo Castellettiin questo frangente di mercato abbiamo da un lato quotazioni di sfuso che tentano, con poco successo, un comprensibile rimbalzo dettato dalla scarsità di prodotto; dall’altro c’è un mercato della domanda, a partire dalla Gdo, che non è disposto ad assorbirne la dinamica e che, anzi, chiede in molti casi la riduzione dei prezzi. Un paradosso, per le imprese del vino, accentuato da un commercio con l’estero in forte ripiegamento”.

E proprio dal commercio internazionale arrivano ulteriori segnali negativi. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato gli ultimi dati export di vino italiano verso l’area extra-Ue relativi ai primi 7 mesi dell’anno, il trend ha ormai raggiunto decrementi tendenziali ormai quasi in doppia cifra nei volumi (-9%) e in recessione anche nei valori (-6%). Pesante la situazione nel primo mercato al mondo – gli Stati Uniti – che negli ultimi 4 mesi è passato da -4% (volume) a -12%, con gli spumanti tricolori a -16% e i fermi imbottigliati a -10%. Complessivamente, a eccezione della Russia tutti i top 12 mercati terzi presi in esame segnano quantità in calo a partire, oltre che dagli Stati Uniti, da sbocchi chiave come Regno Unito (-3%), Svizzera (-10%), Canada (-20%), Giappone (-16%), Norvegia (-13%), ma anche da piazze emergenti come Cina (-27%) Sud Corea (-40%), Australia (-20%) e Brasile (-4%). Un quadro difficile, evidenzia l’Osservatorio, che però nell’ultimo quadrimestre potrebbe migliorare in Nord America, dove sono segnalati ordini in rialzo in Canada e, per la fascia medio alta, negli Stati Uniti.

Il vino – ha concluso Castelletti – è un bene voluttuario e come tale risente particolarmente della congiuntura. C’è la consapevolezza che dopo un biennio eccezionale questo sarà un anno di sacrifici per tutti, con riduzioni che si sperano essere solo congiunturali. L’invito è che tutti gli attori della filiera siano attenti e consapevoli della situazione, con la coscienza che ognuno dovrà privarsi di qualcosa per traguardare il periodo, evitando fenomeni speculativi. Contestualmente, sarà fondamentale concordare con le istituzioni un piano strategico per la promozione e il business del vino italiano nel mondo”.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 102 record
Pagina
17
08/12/2025
I cinque macro trend che riscriveranno il 2026
Dall’intelligenza artificiale alla Cina in deflazione, dalle nuove guerre commerciali ai r...
08/12/2025
Criptovalute 2026: addio anonimato, il Fisco vede tutto
Dal 2026 scatta la tracciabilità totale delle criptovalute: con DAC8, CARF e MiCAR il fisc...
08/12/2025
Spyware e scalata Mps: c’è un doppio mistero
Dalla scalata Mps a Mediobanca al caso spyware Paragon-Graphite: indagine, intercettazioni...
08/12/2025
Terni cresce ma margina poco: industria forte, però redditività bassa
Report Camera di Commercio Umbria: Terni produce molto ma margina poco. Industria dominant...
08/12/2025
Arriva rottamazione quinquies: rientro dei decaduti e piani più lunghi
Nuova rottamazione quinquies: rientro dei decaduti, 54 rate in 9 anni, decadenza più morbi...
08/12/2025
Feste di Natale: 10 milioni di italiani in vacanza, budget medio di 440 euro
Feste di Natale: 10 milioni di italiani in vacanza, budget medio di 440 euro
Trovati 102 record
Pagina
17
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720