Usa: cercò di vendere start-up mentendo su numero clienti. Imprenditrice rischia più di 30 anni di carcere

- di: Redazione
 
Charlie Javice, Ceo di una start-up tecnologica e considerata una delle migliori giovani imprenditrici americane, è stata arrestata con l'accusa di frode, per avere fornito dati falsi sul numero dei suoi clienti a JP Morgan Chase, interessata ad una acquisizione. Javice, che era stata inserita dalla rivista Forbes tra i più importanti trenta imprenditori con meno di trent'anni, è stata arrestata lunedì notte nel New Jersey con l'accusa specifica, formulata dal Dipartimento della Giustizia, per aver mentito sul numero di clienti serviti dalla sua azienda, la Frank, con il suo programma di assistenza per prestiti studenteschi.

Usa: cercò di vendere start-up mentendo su numero clienti. Imprenditrice rischia più di 30 anni di carcere

In una nota del procuratore degli Stati Uniti, Damian Williams, si legge che Javice ''ha mentito direttamente a JP Morgan Chase e fabbricato dati per supportare quelle bugie, tutto per guadagnare oltre 45 milioni di dollari dalla vendita della sua azienda. Questo arresto dovrebbe avvertire gli imprenditori che mentono per far progredire i loro affari che le loro bugie li raggiungeranno, e questo Ufficio li riterrà responsabili per aver messo la loro avidità al di sopra della legge". Accuse che Charlie Javice ha respinto.

L'imprenditrice ha ottenuto a libertà su cauzione, dal tribunale federale di Manhattan, dopo avere firmato una cauzione due milioni. Stando alle contestazioni, Javice aveva gonfiato il numero dei suoi clienti per indurre JP Morgan Chase ad acquisire la Frank, star up di assistenza agli studenti, per 175 milioni di dollari. Secondo i pubblici ministeri, Javice aveva affermato di avere oltre quattro milioni di clienti, quando in realtà ne aveva meno di trecentomila. La Frank era stata annunciata come un modo per semplificare il processo di richiesta di prestito studentesco. Nello specifico, l'imprenditrice è accusata di frode bancaria e telematica, contestazioni che, se ritenute fondate, potrebbero comportare una condanna massima di 30 anni di carcere.

Ma su di lei pende anche un'altra accusa, ''conteggio di frode in titoli'', che prevede una pena massima di 20 anni di carcere.
Per i pubblici ministeri, Javice si è avvalsa dell'aiuto di un esperto telematico in materia di elaborazione di dati per creare un database falso che è stato utilizzato per convincere JP Morgan Chase che la piattaforma aveva più di 4,25 milioni di utenti, studenti universitari di qui aveva acquistato i dati reali cercando di spacciarli per suoi utenti.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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