Usa: l'inflazione continua a correre e la Fed pronta a nuovi aumenti dei tassi

- di: Redazione
 
La politica muscolare della Federal Reserve per mettere sotto controllo l'inflazione negli Stati Uniti non sta avendo i risultati sperati, facendo pensare ad un inasprimento delle scelte della Fed in materia di tassi di riferimento. Cosa che ha spaventato i mercati finanziari, accrescendo i rischi di recessione.

Usa: l'inflazione continua a correre e la Fed pronta a nuovi aumenti

I fattori che, sino a ieri, spingevano l'inflazione (a cominciare dall'aumento dei prezzi del gas e dalle difficoltà nella catena di approvvigionamento) ora si stanno fortemente attenuando. Eppure l'inflazione continua a crescere, alimentata da un mercato del lavoro forte che sta spingendo in alto gli stipendi, costringendo le aziende ad aumentare i prezzi per coprire i costi del lavoro più elevati. Ieri il governo ha reso noto che l'inflazione è aumentata dello 0,1% da luglio ad agosto e dell'8,3% rispetto a un anno fa, in calo rispetto al massimo degli ultimi quattro decenni di giugno del 9,1%.

Ma escludendo categorie come cibo ed energia, i cosiddetti prezzi core sono aumentati, in modo inatteso, di uno 0,6% da luglio ad agosto, quando il mese prima era stato dello 0,3% il mese precedente.
Secondo gli analisti, l'inflazione spinta dalla domanda è un modo per dire che i consumatori, che rappresentano quasi il 70% della crescita economica, continuano a spendere, anche se sanno di dovere pagare di più. Gli economisti temono che l'unico modo per la Fed di rallentare la robusta domanda dei consumatori sia aumentare i tassi di interesse così in alto da fare lievitare drasticamente la disoccupazione e potenzialmente causare una recessione. In genere, con l'aumento della paura dei licenziamenti, non solo i disoccupati riducono la spesa, ma anche le tante persone che temono di perdere il lavoro.

Si prevede che la Fed alzerà il suo tasso di riferimento a breve termine di tre quarti di punto sostanziali (ma c'é chi teme un aumento di un punto) la prossima settimana per la terza volta consecutiva.
Nel complesso, i consumatori hanno ampiamente mantenuto la spesa, anche con l'inflazione dilagante, anche se a malincuore. A luglio, infatti, la spesa è aumentata dello 0,2%.
La spirale dell'aumento dei costi colpisce molti settori. La diffusione dell'inflazione nei servizi, come i costi di affitto e l'assistenza sanitaria, riflette, ad esempio, ampiamente l'impatto di salari più elevati. Gli ospedali e gli studi medici devono pagare di più per infermieri e altro personale. Salari e stipendi sono aumentati del 6,7% ad agosto rispetto all'anno precedente, la crescita più consistente in quasi 40 anni.
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