Usa: nel primo discorso da presidente, Biden loda la democrazia americana

- di: Brian Green
 
"La nostra democrazia, scossa, messa alla prova, minacciata, ha dimostrato di essere resiliente, autentica e forte": nel suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha dovuto affrontare uno dei temi che, nelle ultime ore, sta attraversando la mente degli americani, il lascito politico e sociale di Donald Trump.

Biden, che ha scelto di parlare da Wilmington (la cittadina del Delaware in cui vive e dove, da senatore, tornava ogni sera da Washington, non volendo privare la famiglia della sua costante presenza), è stato in un certo senso costretto a trattare temi che forse non erano nella sua agenda sino a poche settimane fa, ma l'atteggiamento di Trump, che resiste dentro la Casa Bianca, eletta a ultima ridotta, gli ha imposto di toccare argomenti nuovi, almeno per l'America post-elettorale.

Il perché è facilmente intuibile, se solo si avesse la pazienza di leggere le centinaia di tweet con i quali Trump ha occupato gli spazi social e che hanno dipinto le elezioni come la più grande truffa mai perpetrata contro il popolo degli Stati Uniti. Accuse gravissime, ma che, almeno sino ad oggi, nessuno dei tanti giudici davanti ai quali sono state portate le istanze dei repubblicani che miravano ad inficiare il risultato delle urne, ha ritenuto di fare proprie ritenendole manifestamente infondate o assolutamente non documentate.

Ma questo non ha fermato la macchina propagandistica del presidente che, anche nelle ultime ore, ha lanciato proclami contro l'esito - a lui sfavorevole - delle elezioni. Né lo sta fermando il fatto che i grandi elettori, ieri, abbiano certificato la vittoria di Biden, di fatto riconoscendolo come 46/mo presidente degli Stati Uniti. Un riconoscimento che però la maggioranza dei repubblicani si rifiuta ancora di concedere.

Parlando poche ore dopo a Wilmington, Biden non ha certo celato la sua soddisfazione, rendendo omaggio ai fondamenti della democrazia americana, che - a suo avviso - non sono stati scalfiti dagli attacchi anche scomposti di Trump, ma che non hanno avuto alcuna sponda dalla magistratura americana. Forse per la prima volta, dalle ore successive alla chiusura del voto (e dalla guerriglia giudiziaria scatenata immediatamente e per 37 lunghissimi giorni da Trump), Joe Biden ha fatto cenno alle accuse del presidente in carica, dopo averle di fatto ignorate, quasi considerandole naturali conseguenze dell'ego ipertrofico del tycoon.

Ricordando di avere ottenuto lo stesso numero di elettori di Donald Trump nel 2016, Joe Biden ha bacchettato il repubblicano, che descritto la sua vittoria come un "maremoto".
"Secondo i suoi criteri" - ha detto, riservando una stilettata al suo avversario - "queste cifre rappresentavano una chiara vittoria allora, e suggerisco rispettosamente che lo stesso sia vero oggi".
Che eredità politica si lascia dietro Donald Trump? Certo, quella di un Paese diviso, molto di più di quanto lo aveva trovato, dal momento che, trasferendo le sue tecniche di comunicazione dallo spettacolo alla politica, non ha perso occasione per lanciare, urbi et orbi, migliaia di messaggi spesso irrispettosi degli avversari, verso i quali, anziché rispetto, ha sempre avuto disprezzo.
Un sentimento di cui non s'è mai pentito.

Ancora oggi - secondo un sondaggio della Cbs - il 68% dei repubblicani crede ancora che le elezioni presidenziali siano state "rubate" a Donald Trump, che ha sempre tentato, quando la sua sconfitta cominciava a manifestarsi, di descrivere il suo successore come un usurpatore, come illegittimo. In breve, come il risultato di una immensa cospirazione di cui lui, Trump, era vittima.
Joe Biden non ha mai accettato di scendere sullo stesso piano dialettico di Trump, mantenendo un distacco che i commentatori politici hanno riconosciuto come il solo modo per cercare di abbassare i toni della contesa.

Nel suo primo discorso presidenziale, Biden ha voluto rendere omaggio ai funzionari elettorali (alcuni dei quali repubblicani), sommesi di accuse e contumelie da Trump.
"Molti di questi americani patriottici" - ha detto Biden - "sono stati soggetti a enormi pressioni politiche, abusi verbali e persino minacce di violenza fisica. (…) Spero che non vedremo mai più nessuno sottoposto a questo tipo di abusi".
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