UPA: "Influencer marketing: nel 2021 gli investimenti in Italia crescono del 12%"

- di: Daniele Minuti
 
L'UPA ha tenuto a Milano il convengo Influencer Marketing 2021, per analizzare l'argomento degli investimenti nel nostro Paese nel settore: nella prima sessione, è stato il presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi (nella foto) che ha esposto i dati ricavati da un sondaggio.

Il survey mostra che in Italia gli investimenti in influencer marketing per l'anno in corso ammontano a 272 milioni di euro, con un aumento del 12% rispetto al 2020 distribuito in quasi tutti i settori (fashion, cosmetica, automotive e largo consumo). Antonio Pepe (Partner & COO di Sensemakers) ha poi tracciato i principali trend di sviluppo mentre Giorgia Capponi e Martina Socrate (Agency Partnership Lead di TikTok e creator) si sono concentrate sullo sviluppo della figura del creator.

Per quanto riguarda la seconda sessione, aziende ed editori sono state protagoniste presentando case history rilevanti con una tavola rotonda a cui hanno partecipato Domenico Pappalettera, Legal & Corporate Affairs Director Southern Europe di Beiersdorf e Presidente Commissione Giuridica UPA, Giulia Laura Peracchio, Senior Influencer Marketing Manager di The Story Lab, e Nicolò Scala, Marketing Manager Durex, Veet & Scholl presso RB. Nel ruolo di moderatrice Elisabetta Corazza, Head of Digital Marketing di Danone S.p.A.
Anche nella terza c'è stata la presentazione di case study focalizzati su obiettivi, KPI e misurazione per diverse aziende.

Dati UPA: +12% degli investimenti in Italia su influencer marketing nel 2021"

Il presidente UPA,  Lorenzo Sassoli de Bianchi ha commentato: "Gli influencer rappresentano un eccellente strumento di marketing, sempre più utilizzato dalle nostre aziende e in tanti paesi avanzati anche da istituzioni pubbliche, come è avvenuto per le campagne vaccinali. Abbiamo quindi sentito l’esigenza di una approfondita riflessione su questo tema. È un mercato che rappresenta tra il 3 e il 4% degli investimenti pubblicitari, in crescita del +12% rispetto al 2020, e che si sta allargando dal fashion e dalla cosmetica, da cui è partito, ad ogni settore. Le aziende, quando affrontano il tema degli influencer, devono fare scelte oculate. I valori e la personalità dell’influencer dovrebbero combaciare con quelli della marca, così come la qualità dei contenuti che egli esprime e la sua correttezza nel proporli. Per preservare le nostre marche di fronte a un’offerta molto polverizzata è importante utilizzare i KPI, anche se il concetto di KPI per come lo conosciamo sui mezzi tradizionali va adattato a questo settore. È utile sviluppare rapporti strategici di lungo termine in modo da rafforzare la relazione tra marca e influencer attraverso l’accumulo di dati e insight, permettendo che si creino, così, campagne sempre più efficaci, innovative e coinvolgenti".

Antonio Pepe ha aggiunto: "Il mercato dell'Influencer Marketing negli ultimi due anni, complice anche la pandemia, è stato particolarmente dinamico. Ma per crescere anche a livello pubblicitario si dovrà aprire a misurazioni terze indipendenti. In questo contesto gli influencer dominano l'ingaggio sui social ma gli editori ‘tradizionali’ italiani riescono a interpretare il cambiamento integrando gli influencer stessi nello storytelling. Anche se l'arena sembra già molto eterogenea dobbiamo continuare ad alimentare lo sviluppo delle diversità dando fiducia ai nuovi talenti-creator per liberare tutto il potenziale dei social, ciascuno con le sue specificità".

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