UIV: "A rischio 375 milioni di dollari di export di vino in Russia"

- di: Daniele Minuti
 
Continuano a sommarsi le conseguenze dell'operazione militare della Russia in Ucraina. Ultima delle quali, quella chiarita dall'Osservatorio Uiv-Vinitaly, con l'Unione italiana Vini che calcola in 375 milioni di dollari il rischio di perdita d'esportazione di vino italiano in Russia per via delle contro sanzioni, del crollo del rublo e del boom dei prezzi energetici.

Secondo l'UIV, il danno per la mancata esportazione di vino in Russia ammonterà a 375 milioni di dollari

Queste criticità, a cui si aggiungono problemi legati alla sospensione dei pagamenti da Mosca per via delle sanzioni alle banche russe, mette a rischio un enorme volume di ordini che lo scorso anno si attestò sui 375 milioni, in aumento di 11 punti percentuali dall'anno precedente.

L'Italia è infatti il primo Paese fornitore (quota di mercato che sfiora il 30%, superando Francia e Spagna) e viene da un 2021 in cui i dati sono stati in grande crescita, specialmente per quanto riguarda la domanda degli spumanti (25%) e i fermi imbottigliati (+2%)

Paolo Castelletti, segretario generale di UIV, ha commentato: "Ci troviamo costretti a dover rinunciare a una piazza strategica per l'Italia, che è il primo Paese fornitore di vino in Russia, proprio in una fase di forte risalita degli ordini. In attesa fare luce sulle ipotesi di fermo delle esportazioni, consigliamo alle imprese italiane di vino di effettuare consegne verso la Russia solo dopo aver conseguito adeguate garanzie sui pagamenti".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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