L’Italia guida il panorama europeo con 15 progetti vincitori dei fondi Erc
Microrobot per combattere i tumori, organoidi per la medicina personalizzata, protesi di nuova generazione e software per prevedere i terremoti: sono solo alcune delle innovazioni che si stanno avvicinando al mercato grazie ai finanziamenti del Consiglio Europeo della Ricerca (Erc). Sono stati assegnati 134 fondi "Proof of Concept" nell’ambito del programma Horizon Europe, destinati a trasformare ricerche d’avanguardia in prodotti concreti e tecnologicamente innovativi.
Ogni progetto ha ricevuto 150mila euro, per un totale di 36,75 milioni di euro distribuiti nel biennio 2024-2025. L’Italia si distingue come il Paese più premiato, con 15 progetti finanziati, a pari merito con Germania e Paesi Bassi.
L’importanza della ricerca per l’Europa
Secondo Ekaterina Zaharieva (nella foto), commissario europeo per le Startup, la ricerca e l’innovazione, sostenere l’eccellenza scientifica è cruciale in un contesto di crescente competizione globale. “La posizione dell’Europa a livello mondiale dipende dalla nostra capacità di sostenere l’eccellenza scientifica e di costruire una fiorente comunità di ricercatori, innovatori e leader industriali”, ha dichiaratodurante la presentazione dei progetti premiati.
Anche la presidente dell’Erc, Maria Leptin, ha sottolineato la necessità di investire in ricerca guidata dalla curiosità: “Con l’aumento della concorrenza globale, è imperativo per l’Europa alzare il tiro e aumentare gli investimenti nella ricerca di punta per rafforzare la nostra competitività”.
I progetti italiani in primo piano
Tra i 15 progetti italiani premiati, spiccano le iniziative dell’Università di Padova, che ha ottenuto finanziamenti per due ricerche d’avanguardia. Il progetto Spotted mira a creare organoidi, modelli tridimensionali derivati da cellule tumorali, per individuare le terapie più efficaci contro il tumore del pancreas, uno dei più aggressivi. Il progetto Modem, invece, si concentra su un software capace di rilevare segnali premonitori di terremoti, offrendo potenzialmente un grande passo avanti nella prevenzione dei disastri naturali.
Anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ha ottenuto fondi per due progetti. HySense sviluppa sensori in grado di analizzare le reazioni delle cellule tumorali ai farmaci, mentre Clear si occupa di creare chip compatti ed economici per applicazioni che spaziano dalla diagnostica medica al monitoraggio ambientale.
Tra le altre eccellenze italiane, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa lavora a Softinvaders, microrobot pensati per attaccare i tumori dall’interno, mentre l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova sta sviluppando VSoftPro, una protesi di braccio altamente naturale e innovativa.
Horizon Europe e il futuro della scienza
Dal 2021 il programma Horizon Europe ha stanziato oltre 95 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione, rappresentando il più ambizioso piano scientifico mai finanziato dall’Unione Europea. L’obiettivo è chiaro: promuovere soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita dei cittadini e consolidino la posizione dell’Europa come leader globale nella ricerca.
L’Italia ha dimostrato di essere in prima linea, con istituzioni accademiche come il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e università prestigiose come Sapienza di Roma, Università di Milano e Università Ca’ Foscari di Venezia tra i beneficiari dei fondi.
“Questi progetti sono il simbolo della nostra capacità di trasformare idee in realtà, rafforzando il legame tra ricerca e mercato”, ha commentato Maria Leptin, aggiungendo che “il supporto economico dell’Erc è essenziale per accelerare questa transizione".
La strada verso l’innovazione
Il successo dell’Italia nei finanziamenti Erc sottolinea l’importanza di sostenere i ricercatori e di investire in tecnologie capaci di rivoluzionare interi settori. Dalla medicina alla sostenibilità, ogni progetto finanziato rappresenta un piccolo passo verso un futuro più innovativo e inclusivo.
Con i risultati di Horizon Europe e i progetti in via di sviluppo, l’Europa si prepara a scrivere una nuova pagina nella storia della scienza, mettendo al centro l’eccellenza e l’ingegno umano.