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Ue: Bruxelles, in migliaia protestano chiedendo migliori condizioni di vita

- di: Redazione
 
Ue: Bruxelles, in migliaia protestano chiedendo migliori condizioni di vita
Migliaia di persone hanno protestato, oggi, a Bruxelles, per chiedere migliori servizi pubblici, salari e condizioni di vita.
La protesta si è svolta durante i negoziati dell'UE sul nuovo Patto di stabilità e crescita, che mira a limitare il debito e il deficit dei Paesi membri.
Quelli che che cercano di uscire dai vincoli di spesa, legati al debito, dovrebbero attuare una serie di politiche economiche come tagli al bilancio e aumenti delle tasse. Una politica di austerità da alcuni contestata.
Per la Confederazione europea dei sindacati, che rappresenta 45 milioni di iscritti, il previsto ripristino del Patto di stabilità e crescita costringerà 14 Stati membri (tra i quali l'Italia) a tagliare complessivamente 45 miliardi di euro dai loro bilanci solo nel prossimo anno.

Ue: Bruxelles, in migliaia protestano chiedendo migliori condizioni di vita

Chiaro il giudizio del segretario generale della CES, Esther Lynch, secondo cui un ritorno all'austerità ''ucciderebbe posti di lavoro, abbasserebbe i salari, significherebbe ancora meno finanziamenti per i servizi pubblici già sovraccarichi e quasi garantirebbe un’altra recessione devastante''.
In Europa l'inflazione a novembre è scesa più velocemente del previsto, raggiungendo il 2,4%, cioè il livello più basso da oltre due anni. Ma quest’anno l’economia è in fase di stallo, registrando addirittura una contrazione dello 0,1% nel trimestre luglio-settembre, secondo Eurostat, l’agenzia statistica del blocco di 27 nazioni.

Il Patto di stabilità e crescita, che spesso si è rivelato difficile da applicare, è stato sospeso durante la pandemia di Covid-19, ma sarà riattivato nel 2024. Le norme attuali prevedono che il debito pubblico totale degli Stati membri debba non superare il 60% del prodotto interno lordo e il deficit annuo deve essere mantenuto al di sotto del 3%.
Secondo gli ultimi dati dell’UE, i tassi più alti di rapporto debito pubblico/PIL si sono registrati in Grecia con il 166,5%, in Italia con il 142,4% e in altre quattro nazioni che hanno superato la soglia del 100%.
Per Lynch ''l'austerità è stata tentata ed è fallita. È tempo di imparare le lezioni del passato e garantire che le regole economiche dell’UE pongano il benessere delle persone e del pianeta davanti a limiti totalmente arbitrari''.
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