Turchia: Erdogan vince le presidenziali, governerà per altri cinque anni

- di: Redazione
 
Recep Tayyip Erdogan ha vinto le elezioni presidenziali in Turchia, assicurandosi il terzo mandato quinquennale.
Al potere da vent'anni (compresi quelli da primo ministro), Erdogan (quando lo spoglio è praticamente ultimato) ha ottenuto il 52,14% dei voti, contro il 47,87% del suo avversario Kemal Kiliçdaroglu. Nel suo primo intervento, dopo che la commissione elettorale ha fornito la stima ufficiosa dei voti, Erdogan, parlando davanti alla sua abitazione, a Istanbul, ha detto che ''la nostra nazione ci ha affidato la responsabilità di governare il Paese per i prossimi cinque anni. L'unico vincitore oggi è la Turchia''.

Turchia: Erdogan vince le presidenziali, governerà per altri cinque anni

Kemal Kiliçdaroglu, dopo il discorso di Erdogan, ha detto di ''essere triste per la Turchia'' e che continuerà ''a lottare per il suo Paese''.
Dopo aver notato il ritardo nel conteggio dei voti, Kiliçdaroglu ha detto che sembrava destinato a perdere le elezioni più ingiuste degli ultimi anni e che ''i risultati dimostrano la volontà del popolo di sbarazzarsi di un governo autoritario''. Nonostante i risultati non siano ufficiali, il presidente russo Vladimir Putin ha già inviato un messaggio di congratulazioni a Erdogan, nel quale si legge che la vittoria ''è il risultato del vostro lavoro alla guida della Turchia e una chiara prova del sostegno del popolo turco nei vostri sforzi per rafforzare la sovranità statale e perseguire una politica estera indipendente''- Messaggi di congratulazioni sono arrivati anche dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, da quello francese Emmanuel Macron, da quello ucraino Volodymyr Zelensky e dal presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Ai 60 milioni di elettori della Turchia (quelli della diaspora avevano già votato) sono state offerte due visioni di Paese, società e governance: la stabilità a rischio autocrazia con Recep Tayyip Erdogan o il promesso ritorno allo stato di diritto e giustizia, nelle sue parole, con il suo avversario, un ex alto funzionario statale di 74 anni.
L'economia non si è imposta nel dibattito nazionale nonostante l'inflazione intorno al 40% e il crollo della moneta nazionale, che incide fortemente sul potere d'acquisto della popolazione. .
Anche le zone devastate dal terremoto del 6 febbraio, che ha provocato almeno 50.000 morti e tre milioni di sfollati, avevano riposto massicciamente la loro fiducia nel capo dello Stato, che ha moltiplicato generosità e promesse di ricostruzione.
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