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Tunnel segreto sotto il Colosseo: la verità oltre l’arena

- di: Marta Giannoni
 
Tunnel segreto sotto il Colosseo: la verità oltre l’arena

Un passaggio nascosto, una regia imperiale e resti sorprendenti.
Dal criptoportico di Commodo ai semi di frutta tra le fogne antiche.
Scavi, restauri e nuove scoperte svelano un Colosseo mai visto.
Cambia la nostra idea di spettacolo, potere e tecnologia a Roma.

Un volto nascosto del Colosseo

Nel cuore di Roma, sotto il simbolo più riconoscibile della città eterna, qualcosa si muove. Non si tratta di nuovi spettacoli, né di suggestioni da romanzo storico, ma di scavi veri, dati scientifici e scoperte archeologiche destinate a riscrivere una parte fondamentale della nostra percezione del Colosseo. Il gigantesco anfiteatro, noto per le sue lotte gladiatorie e per l’imponenza della sua architettura, svela oggi un volto più intimo, tecnologico e persino segreto.

Al centro di questa nuova stagione di rivelazioni c’è un tunnel. Non uno qualunque, ma un criptoportico riservato, che secondo molti studiosi fu utilizzato dall’imperatore Commodo per accedere direttamente all’arena senza passare per l’ingresso principale. Una scorciatoia del potere, sotterranea, riservata, oggi finalmente tornata alla luce.

Il “Passage of Commodus”: storia di un corridoio imperiale

La scoperta è avvenuta tra ottobre 2022 e giugno 2023, nell’ambito di un progetto del Parco Archeologico del Colosseo. Gli scavi si sono concentrati sul lato sud dell’anfiteatro, dove è stato riportato alla luce un tratto del cosiddetto “Passage of Commodus”: un lungo corridoio coperto, la cui volta era crollata nel corso dei secoli, che collegava direttamente il Palazzo imperiale sul Palatino con l’interno dell’arena.

Il Parco del Colosseo ha confermato: “Il passaggio, ora riportato alla luce nella sua interezza strutturale, era parte di una viabilità sotterranea riservata, utilizzata con ogni probabilità da membri dell’élite imperiale”.

Il nome di Commodo, noto per la sua passione per le esibizioni gladiatorie, emerge non per caso. Diverse fonti antiche lo descrivono mentre partecipa ai giochi travestito da gladiatore, scendendo in campo protetto da un sistema di accesso che lo isolava dal popolo e dai senatori.

Un backstage monumentale

Quello che gli archeologi hanno trovato non è solo un tunnel: è un sistema. Il “backstage” del Colosseo è una rete di ambienti sotterranei che servivano a far muovere gladiatori e animali prima degli spettacoli, ma anche a orchestrare la messinscena. Ascensori, montacarichi, botole, argani, passerelle: tutto era calibrato per produrre stupore.

“Stiamo restituendo al Colosseo il suo vero volto: un luogo di ingegneria scenica sofisticata, dove nulla era lasciato al caso”, aveva anticipato Alfonsina Russo.

Il tunnel di Commodo è il tassello mancante: ci mostra che anche il potere imperiale aveva una via d’accesso nascosta, discreta, militarmente protetta. E rivela che lo spettacolo era anche politica, messinscena del potere e logistica segreta.

Le nuove scoperte nel sottosuolo

Gli scavi hanno portato anche ad altri ritrovamenti. Nelle fogne meridionali dell’arena è stato trovato un vero archivio organico dell’antichità: oltre 50 monete bronzee, frammenti di ossa animali, strumenti metallici e soprattutto semi di frutta: ciliegie, pesche, fichi, melograni.

“L’aspetto più affascinante è quello alimentare. Abbiamo trovato i resti del cibo che gli spettatori consumavano durante i giochi. Una finestra quotidiana in un luogo che pensavamo riservato solo al sangue e alla sabbia”, ha raccontato l’archeologa Federica Rinaldi.

Questi dati restituiscono un’immagine vivace del Colosseo: luogo di socialità, consumo e festa popolare, non solo di morte.

Un impianto idraulico senza eguali

Altro elemento chiave è la conferma della rete idraulica dell’arena. Il Colosseo era collegato all’acquedotto Claudio e disponeva di almeno quattro canali di drenaggio verso il Tevere. Era inoltre possibile inondare l’ipogeo per simulare battaglie navali, le “naumachie”.

Il sistema prevedeva il riempimento della platea con acqua dolce e il suo rapido svuotamento. Una tecnologia teatrale avanzata, che ancora oggi stupisce gli ingegneri per precisione ed efficacia.

Nuove aperture e progetto turistico

È in corso un piano di valorizzazione che porterà all’apertura graduale delle gallerie meridionali e del passaggio di Commodo entro il 2026. Il progetto sarà arricchito da ricostruzioni 3D, illuminazione scenografica e accessi protetti.

“Non si tratterà solo di camminare nei sotterranei, ma di immergersi in una macchina scenica viva, in un racconto interattivo di ciò che era il Colosseo imperiale”, ha affermato Russo.

Il tunnel sarà quindi uno spazio narrativo, dove archeologia e storytelling si intrecciano.

Una nuova visione del Colosseo

Il Colosseo che emerge è un organismo più complesso di quanto raccontino i libri. Non solo arena: ma strumento politico, macchina tecnologica, luogo di consumo e regia imperiale. Ogni elemento – dai canali idraulici agli ascensori – era funzionale alla rappresentazione del potere.

Il tunnel di Commodo è la prova concreta: in un’epoca in cui l’imperatore era divinizzato, accedere all’arena senza essere visto non era solo privilegio. Era parte del rituale del dominio.

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