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A 150 giorni dalle Olimpiadi, Cortina riscopre il suo trampolino del ’56

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
A 150 giorni dalle Olimpiadi, Cortina riscopre il suo trampolino del ’56

FOTO (Cropped): Marco Walker - CC BY 2.5

Mancano 150 giorni all’inizio dei Giochi Olimpici Invernali e a Cortina d’Ampezzo prende forma un progetto che ha il sapore della memoria e della rinascita. Il celebre Trampolino “Italia”, costruito per le Olimpiadi del 1956 e rimasto per decenni simbolo della valle, è oggi al centro di un importante restauro. La sua trave parabolica di 83 metri, sorretta da un pilastro alto 48, tornerà a imporsi come segno architettonico e sportivo delle Dolomiti.

A 150 giorni dalle Olimpiadi, Cortina riscopre il suo trampolino del ’56

Era il 1956 quando Cortina ospitò i primi Giochi invernali in Italia. Al trampolino si radunarono oltre 40.000 spettatori, sfidando il freddo per ammirare gli atleti che si lanciavano nel cielo ampezzano. In quell’occasione il finlandese Antti Hyvärinen entrò nella storia: con un salto da 84 metri conquistò l’oro e interruppe il dominio norvegese, che dal 1924 aveva sempre trionfato nella disciplina. Da allora, quell’impianto è rimasto nell’immaginario collettivo come simbolo di audacia e modernità.

I lavori in corso
Dopo anni di abbandono e degrado, oggi il Trampolino “Italia” rinasce. La fase preparatoria e l’allestimento dei ponteggi sono stati completati, e l’intervento si concentra ora sul corpo principale della struttura. Le superfici e gli elementi metallici vengono ripuliti, mentre a breve inizieranno le opere più consistenti di recupero. L’appalto, gestito da SIMICO (Società Infrastrutture Milano Cortina), prevede di restituire al trampolino i colori storici e l’immagine originale con cui si presentò al mondo nel 1956.

Un progetto che guarda al futuro
Il restauro non punta soltanto a ripristinare un monumento sportivo, ma a trasformare il trampolino in un vero spazio di comunità. Una volta conclusi i lavori, l’area diventerà polo culturale e sociale: sono previste zone di ristorazione, spazi per eventi e punti di aggregazione, con l’obiettivo di garantire una nuova vita alla struttura anche dopo il 2026. In questo modo, il trampolino non sarà solo un simbolo olimpico, ma un tassello permanente dell’offerta turistica e culturale di Cortina.

Settant’anni dopo, un ponte tra epoche
Il recupero assume un significato particolare: avviene infatti a settant’anni esatti dai Giochi che per primi accesero i riflettori internazionali sulle Dolomiti. Allora il trampolino rappresentava l’avanguardia ingegneristica e la volontà di un’Italia che si affacciava sulla scena sportiva globale. Oggi, con le Olimpiadi di Milano-Cortina alle porte, il suo rilancio testimonia la capacità del Paese di valorizzare il passato, proiettandolo nel futuro.

L’impegno delle istituzioni
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sottolineato il valore dell’intervento: non solo un’opera di restauro, ma un investimento che unisce memoria e sviluppo. Nel più ampio disegno dei Giochi 2026, il trampolino diventa un emblema di come lo sport possa generare nuove opportunità per i territori, mettendo insieme storia, turismo e comunità.

Cortina e l’Italia verso i Giochi
Con il conto alla rovescia che segna ormai 150 giorni, l’attesa per le Olimpiadi cresce. Cortina si prepara a tornare sotto i riflettori del mondo e il trampolino “Italia”, riportato al suo splendore, sarà uno dei segni più riconoscibili di questo percorso. Da simbolo del passato a spazio di futuro, il salto è già cominciato.

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