Terna: ricavi ed EBITDA in crescita nei primi nove mesi del 2022

- di: Daniele Minuti
 
Il Consiglio di Amministrazione di Terna ha ufficialmente approvato i risultati del Gruppo al 30 settembre 2022. Un periodo che, come specificato nella nota ufficiale, ha subito le ripercussioni del conflitto in Ucraina che hanno portato all'innalzamento dei prezzi delle commodities, a tensioni sui prezzi energetici e quindi all'aumento dell'inflazione. Nonostante però lo scenario difficile, Terna ha aumentato gli investimenti riferiti alla sicurezza energetica dell'Italia, che nel periodo analizzato hanno superato la quota dei 372 milioni di euro, portando la somma investita dall'inizio del 2022 a 1.033, milioni di euro (+12% rispetto allo scorso anno).

Il Cda di Terna ha esaminato e approvato i risultati al 30 settembre 2022

I ricavi di Terna si attestano quindi a 1.992,4 milioni di euro, in crescita di 5,4 punti percentuali su base annua, mentre l'EBITDA sale di 3,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2021, arrivando a 1.412,2 milioni di euro.

La salita degli investimenti è di 12 punti percentuali, con un indebitamento finanziario che però cala sensibilmente, scendendo da 10.002,5 milioni di euro di fine 2021 a 8.651,4 milioni di euro. È stato inoltre annunciato l'accordo sul dividendo 2022 pari a 10,61 centesimi di euro per azione, in crescita dell'8% rispetto all'acconto 2021, in linea con la policy del Gruppo. Sono numeri che, unite alle attività a beneficio del sistema per renderlo più efficiente, portano a una revisione al rialzo della guidance per il 2022, con un EBITDA previsto da 2 miliardi di euro e un EPS del valre di 0,42 euro.

Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna (nella foto), ha commentato: "In linea con la sua missione, nel corso degli ultimi mesi Terna, per aumentare sempre più l’efficienza e l’affidabilità del nostro sistema elettrico, ha impresso un ulteriore impulso agli investimenti che, per la prima volta nella storia del Gruppo, hanno superato il miliardo di euro nei primi nove mesi. La rete è e sempre più sarà il fattore abilitante della diffusione delle fonti rinnovabili, chiamate a dare un contributo fondamentale alla sicurezza energetica del nostro Paese".
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