Temu a rischio multa UE: venduti prodotti illegali in Europa
La piattaforma cinese rischia fino al 6 % del fatturato: la Commissione contesta la gestione del rischio nel DSA.
La Commissione europea ha annunciato la conclusione preliminare di un’istruttoria nei confronti di Temu, accusata di violazioni al Digital Services Act (DSA) per non aver adeguatamente valutato il rischio di vendita di prodotti illegali sul proprio marketplace.
Un rischio troppo alto per i consumatori
Secondo Bruxelles, un’indagine nota come mystery shopping, condotta anche tramite acquisti anonimi, ha rilevato che è “molto probabile” che gli utenti trovino articoli non conformi – in particolare giocattoli per bambini e piccoli dispositivi elettronici – potenzialmente pericolosi o contraffatti.
Valutazione difettosa: generica e inefficace
La Commissione contesta che la valutazione sui rischi, presentata da Temu nell’ottobre 2024, si fondava su dati generici del settore e non su analisi specifiche della piattaforma. Di conseguenza, le misure di mitigazione adottate sono ritenute inadeguate rispetto agli standard previsti dal DSA.
Sanzioni salate: fino al 6 % del fatturato
Se le violazioni saranno confermate, Temu potrebbe essere multata fino al 6 % del fatturato globale annuo. Secondo dati recenti, il gruppo che include Pinduoduo ha registrato nel 2024 circa 35,5 miliardi di dollari di ricavi totali, implicando una possibile sanzione nell’ordine delle centinaia di milioni di euro.
Oltre i prodotti illegali: altre contestazioni in corso
La stessa indagine include anche elementi relativi a:
- design della piattaforma potenzialmente additivo, come gamification e infinite scrolling;
- strumenti poco trasparenti di raccomandazione dei prodotti;
- limitazioni nell’accesso ai dati da parte di ricercatori indipendenti.
La reazione di Temu
Temu ha risposto con una nota secondo cui “continueremo a collaborare pienamente con la Commissione Europea”. Non è stata formulata una risposta diretta alle accuse, ma la società ha sottolineato la sua adesione all’International Trademark Association (INTA) come membro corporate del Comitato Anticontraffazione, ribadendo l’impegno alla protezione della proprietà intellettuale attraverso controlli sui venditori, monitoraggio algoritmico, registri marchi e team di enforcement interno.
Prospettive
Questa vicenda rappresenta una delle prime prove di forza dell’applicazione rigorosa del DSA, entrato in vigore nel febbraio 2024. La posizione dell’Ue è netta: la sicurezza del consumatore online non è negoziabile.
Temu, pur essendo un player giovane sul mercato europeo – presente dal 2024 e con circa 92‑94 milioni di utenti Ue – si trova ora a fronteggiare un bivio: accettare misure correttive operative o rischiare una decisione di non conformità con impatti finanziari significativi.
La Commissione lascia a Temu alcune settimane per rispondere formalmente alle conclusioni preliminari, dopodiché potrebbe pronunciare una decisione definitiva con sanzioni e correttivi obbligatori.
L’intero ecosistema delle vendite online low‑cost cinese – da Shein ad AliExpress – è sotto la lente regolatoria dell’Ue. Questo caso potrebbe quindi segnare un precedente cruciale per il futuro del commercio digitale transcontinentale.