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Tamberi campione e performer istrionico sul suo canale YouTube

- di: Claudia Loizzi
 
Tamberi campione e performer istrionico sul suo canale YouTube

Gianmarco Tamberi parteciperà alle Olimpiadi di Los Angeles nel 2028. Mancano meno di tre anni e sembra un tempo lunghissimo, ma da ieri è online il suo canale YouTube e inizierà già da qui la sua nuova storia.

Tamberi campione e performer istrionico sul suo canale YouTube

Su questo canale il campione desidera raccontarsi in un diario intimo, tra resilienza e desiderio di rinascita: “Salto per il mio pubblico. E per me stesso” “Allora da dove iniziamo? Siamo pazzi?”.

Gianmarco Tamberi racconterà senza filtri la sua gara più difficile che inizia già da ora come una rincorsa che lo porterà a Los Angeles 2028. Un progetto che non vuole parlare solo di atletica, ma di verità: mentale, fisica, emotiva. Un racconto nudo e potente, che calendarizzerà una serie di contenuti esclusivi.

Lui è certo un atleta, ma anche un comunicatore nato. Da sempre lo vediamo dialogare con il pubblico, creare "spettacolo". Questo progetto sarà di sicuro un successo che consentirà al pubblico che lo segue di potergli stare ancora più vicino e dargli quel sostegno che tanto occorre ad un atleta come lui.

Il primo video racconta la sua partecipazione al Golden Gala, la gara più importante d’Italia, “davanti a tutti i tuoi tifosi”. Nonostante nove mesi senza gare, zero certezze e appena tre allenamenti tecnici, Tamberi sceglie di esserci: “Non ero in forma, ma loro potevano regalarmi tanta emozione, tanta forza, tanta energia”.

Nel racconto in prima persona sulla corsa verso la qualificazione alle Olimpiadi di Los Angeles 2028, Tamberi si mostra completamente senza maschere. Il dolore al ginocchio, le infiltrazioni, la paura di non riuscire. “Non puoi fare affidamento solo sulla tecnica, né sulla forza fisica, né sulla mente. Ma credi in quel quarto elemento, il pubblico”.

Quel pubblico che lo accoglie con un fragoroso applauso, lo chiama per nome, gli dà emozioni forti e coraggio.

Poi arriva il momento della gara. Il primo salto: “Due e dodici. Dopo un riscaldamento così, sembrava un ostacolo insormontabile. Invece, sono riuscito a saltarlo. E ho capito che potevo ancora avere fiducia”. Tuttavia, il due e venti non si realizza, e la competizione si conclude tra le più deludenti della sua carriera. Eppure: “Mi avvicino al pubblico e quella delusione svanisce. È un rapporto autentico, reale, palpabile. Sono andato lì per stare vicino alle persone che amo. E ho fatto il pieno di energia incredibile”.

Un passo, anzi, un salto, alla volta verso l’ultima sfida di un campione che nel suo sport ha vinto tutto. “Ho saltato per loro. E per me stesso”.

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