Italia al quarto posto in Europa per stress idrico: convegno del Registro Italiano Navale, in collaborazione con TEHA

- di: Barbara Leone
 
L’Italia si colloca al quarto posto in Europa per stress idrico, con dodici regioni particolarmente esposte, tra cui Basilicata, Calabria, Sicilia e Puglia. Oltre alla scarsità delle risorse, il Paese detiene un triste record: è il primo in Europa per perdite economiche causate dai cambiamenti climatici. E’questo il drammatico quadro al centro del convegno “L’acqua: risorsa strategica”, tenutosi a Roma, che ha acceso i riflettori su una delle sfide globali più pressanti. Organizzato dal Consiglio di indirizzo del Registro Italiano Navale, in collaborazione con The European House – Ambrosetti, l’evento ha riunito esperti e decisori per affrontare il tema cruciale dell’acqua, risorsa indispensabile ma sempre più minacciata. I dati sono allarmanti, come la previsione di un aumento dell’anomalia termica di +1,75°C nel 2024 rispetto alla media degli ultimi 30 anni.

Italia al quarto posto in Europa per stress idrico: convegno del Registro Italiano Navale, in collaborazione con TEHA

«L’acqua rappresenta una risorsa fondamentale ma estremamente limitata: secondo l’Unesco, solo il 2,5% dell’acqua presente sulla Terra è dolce e di questa appena l’1% è accessibile per l’uso umano. È nostro dovere agire con urgenza, investendo in tecnologie innovative e strategie sostenibili, per preservare questa risorsa vitale», ha sottolineato Paolo d’Amico, Presidente del Registro Italiano Navale.

Ugo Salerno, Presidente Esecutivo di RINA, ha sottolineato le particolarità del contesto italiano, caratterizzato da abbondanti precipitazioni ma da una rete idrica inefficiente: «Anche rispetto ad altri paesi, in Italia l’acqua non manca: secondo un rapporto di ISPRA, nel 2023 abbiamo beneficiato di circa 280 miliardi di metri cubi di precipitazioni, contro i 225 miliardi dell’anno precedente. Diventa quindi fondamentale adottare misure per migliorare la rete idrica, realizzando nuovi invasi e recuperando quelli esistenti. Altrettanto necessario è ottimizzare l’uso dei miliardi di metri cubi di acqua proveniente dai depuratori, destinandoli, ad esempio, all’uso agricolo».

L’acqua non è solo una risorsa ambientale, ma anche un pilastro economico. Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House – Ambrosetti, ha evidenziato l’impatto strategico dell’acqua sull’economia italiana: «I dati che emergono sottolineano una situazione particolarmente delicata per il nostro Paese, e siamo orgogliosi di collaborare con il Consiglio di indirizzo del Registro Italiano Navale per portare l’attenzione su questi temi. L’acqua è una risorsa strategica che abilita una filiera industriale e di servizio a elevato valore aggiunto: senza la risorsa acqua, un quinto del PIL del Paese (pari a 367,5 miliardi di euro) non potrebbe essere generato», ha evidenziato De Molli sottolineando che «A causa degli effetti del cambiamento climatico, il Paese ha perso più del 50% della propria disponibilità idrica nel 2022, portando a un consolidamento del paradigma “Poca acqua – Troppa acqua”, con un’alternanza tra periodi senza pioggia ed eventi estremi di piogge intense e allagamenti».

Durante l’incontro, sono state identificate diverse azioni prioritarie per affrontare la crisi idrica. A partire dal recupero e ottimizzazione delle infrastrutture: il rinnovo di dighe e bacini è fondamentale per ridurre gli sprechi e garantire una distribuzione equa dell’acqua. Ed ancora, la digitalizzazione della rete: l’utilizzo di sensori intelligenti e il monitoraggio in tempo reale consentono di rilevare anomalie e prevenire criticità. Impianti decentralizzati di trattamento delle acque reflue: soluzioni che migliorano l’efficienza e favoriscono il riutilizzo delle acque trattate. Depurazione avanzata: tecnologie come filtri a membrana e trattamenti chimico-fisici possono eliminare contaminanti dannosi, proteggendo gli ecosistemi. Tecniche di irrigazione sostenibili: sensori di umidità del suolo e sistemi di irrigazione intelligente, supportati dall’intelligenza artificiale, possono migliorare l’efficienza agricola. Efficienza nei processi industriali: il riciclo e il riutilizzo dell’acqua possono ridurre l’impatto ambientale delle industrie ad alta intensità idrica. La conferenza si è conclusa con un appello corale all’urgenza di interventi concreti. Perché l’acqua, come emerso dai lavori, non è solo una risorsa vitale ma anche una leva strategica per garantire sostenibilità, competitività e benessere.

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