Usa, sigarette elettroniche: Juul accetta di pagare 440 milioni di dollari

- di: Redazione
 
Il produttore americano di sigarette elettroniche Juul Labs ha accettato di pagare quasi 440 milioni di dollari per risolvere, bonariamente, un'azione giudiziaria avviata due anni fa da parte di 33 Stati del Paese sulla commercializzazione dei suoi prodotti per lo svapo ad alto contenuto di nicotina, accusati di aver innescato un'impennata nazionale di questo consumo tra gli adolescenti.
A dare l'annuncio dell'accordo è stato il procuratore generale del Connecticut, William Tong, parlando a nome degli Stati che, insieme a Porto Rico, hanno promosso l'azione giudiziaria nei confronti della società che produce le sigarette elettroniche e i prodotti ad esse connessi.

Sigarette elettroniche: Juul accetta di pagare 440 milioni di dollari

L'accordo, che include numerose restrizioni su come Juul può commercializzare i suoi prodotti, risolve una delle maggiori minacce legali che deve affrontare l'azienda, che peraltro deve fronteggiare altre nove cause legali proposte da altri Stati, diversi da quelli legati all'intesa raggiunta. Juul, inoltre, deve affrontare centinaia di cause personali intentate per conto di adolescenti e da altri che affermano di essere diventati dipendenti dai prodotti di svapo dell'azienda.

L'indagine ha accertato che Juul ha commercializzato le sue sigarette elettroniche a minorenni con feste di lancio, omaggi di prodotti e pubblicità e post sui social media utilizzando modelli giovanili.
I 438,5 milioni dell'accordo saranno pagati in un periodo da sei a dieci anni. Tong ha affermato che 16 milioni che spettano al Connecticut saranno utilizzati nella prevenzione dello svapo e per sforzi educativi. Juul aveva già risolto cause legali in Arizona, Louisiana, Carolina del Nord e Washington.
Il totale della liquidazione ammonta a circa il 25% delle vendite statunitensi di Juul pari a 1,9 miliardi di dollari l'anno scorso. La maggior parte dei limiti imposti dall'accordo di martedì non influirà immediatamente sulla Juul, che ha interrotto l'uso di attività promozionali che coinvolgano specificamente minorenni. L'azienda attualmente rappresenta circa un terzo del mercato dello svapo al dettaglio negli Stati Uniti, comunque in forte contrazione.

L'uso adolescenziale delle sigarette elettroniche è salito alle stelle negli anni successivi al lancio di Juul nel 2015, portando la Food and Drug Administration statunitense a dichiarare l'esistenza una "epidemia" di svapo tra i giovani tra i minorenni. Gli esperti di salute hanno affermato che l'aumento senza precedenti ha rischiato di agganciare una generazione di giovani alla nicotina.
Dal 2019 Juul ha abbandonato tutta la pubblicità negli Stati Uniti, ritirando i suoi prodotti alla frutta. Il colpo più grande è arrivato all'inizio di quest'estate, quando la FDA si è mossa per vietare tutte le sigarette elettroniche Juul dal mercato. Provvedimento che l'azienda ha impugnato.

Juul ha accettato di astenersi da una serie di pratiche di marketing come parte dell'accordo. Includono il non utilizzo di cartoni animati, il pagamento di influencer sui social media, la rappresentazione di persone sotto i 35 anni, la pubblicità su cartelloni e mezzi pubblici e la pubblicazione di annunci in qualsiasi punto vendita a meno che l'85% del loro pubblico non sia adulto.
L'accordo include anche restrizioni su dove i prodotti Juul possono essere collocati nei negozi, la verifica dell'età su tutte le vendite e limiti alle vendite online e al dettaglio.
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