SECO, Mauri: "Competenze ampliate e nuovi progetti spiegano un 2020 da record"

- di: Redazione
 
I risultati eccellenti del 2020 nonostante l’impatto della pandemia sulle filiere economico-produttive, il debutto in Borsa in arrivo, le scelte e le strategie di breve, medio e lungo periodo che fanno del Gruppo SECO un centro di eccellenza a livello globale nel campo dell’innovazione e integrazione tecnologica. Abbiamo intervistato l’Ad Massimo Mauri.

Dottor Mauri i risultati 2020 del Gruppo SECO sono stati eccellenti. Basti dire che, in un anno caratterizzato dal Covid-19, in cui le filiere economico-produttive hanno dovuto affrontare grandi problemi, voi avete messo a segno tassi di crescita ampiamente superiori alla doppia cifra ed un importante miglioramento della marginalità. Da cosa derivano questi risultati?
Sicuramente un contributo importante è stato dato dalla nostra presenza in settori chiave come il medicale, che ci ha permesso di continuare la produzione anche durante il lockdown. In generale l’anno 2020 è stato particolarmente positivo sotto diversi aspetti: le nostre competenze si sono ampliate, molti progetti con nuovi clienti sono stati portati a termine con successo e il nostro organico si è arricchito di oltre 70 persone. Inoltre, il nostro mercato si è diversificato sia da un punto di vista geografico che settoriale, andando a toccare molteplici ambiti a livello globale. Questo ha fatto sì che il fatturato, in particolar modo quello proveniente da prodotti custom, sui quali la marginalità è più elevata, abbia visto un incremento significativo. Ma non solo: l’anno scorso ha preso vita un altro ramo dell’azienda, quello legato ai prodotti software. Qualche mese fa è stata infatti lanciata Clea, la suite solution a marchio SECO Mind che integra Intelligenza Artificiale, Internet of Things, Cloud Computing e Big Data Analysis. Anche questa diversificazione ha sicuramente contribuito ai brillanti risultati raggiunti.

A febbraio 2020 è iniziato il percorso per la quotazione delle azioni SECO S.p.A. sull’Mta (Mercato Telematico Azionario), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., proseguendo peraltro il percorso di managerializzazione del Gruppo. Si è da poco concluso con successo il processo di quotazione. Che importanza ha avuto per voi quotarvi, cosa fare con le risorse raccolte sul mercato?
La quotazione è avvenuta il 5 maggio, una data che segna un passaggio storico per l’azienda. È la realizzazione di un obiettivo che ci eravamo prefissati da tempo, ma soprattutto un nuovo, importante punto di inizio. Abbiamo deciso di strutturare l’operazione con un importante componente di aumento di capitale (circa cento milioni) da destinare interamente alla crescita dimensionale tramite acquisizioni di realtà strutturate e presenti in mercati quali: US, Asia ed Europa o di realtà altamente innovative che ci consentano di fornire tecnologie ancora più avanzate nell’ambito dell’intelligenza Artificiale.

Quali sono le previsioni per il 2021 di SECO? E, guardando al medio periodo, quali i settori del vostro business che vede come più performanti?
Uno dei principali obiettivi per il 2021 è legato indubbiamente alla nostra Suite integrata di servizi di Intelligenza Artificiale, Clea. L’anno si è aperto proprio con il lancio di questa piattaforma end-to-end che, integrando hardware e software, si configura come una soluzione semplice ed efficace per le aziende che vogliono fare leva su Intelligenza Artificiale e IoT, e trarre il massimo valore dai propri dati. Per noi sarà prioritario cercare di favorirne la diffusione, a vantaggio delle aziende che intendono sfruttare Cloud, IoT e manutenzione predittiva per ottimizzare l’operatività e migliorare i propri prodotti e servizi. Parallelamente lavoreremo per incrementare la nostra presenza in settori che ci vedono già attivi, a partire da medicale, difesa e trasporti. Tutti verticali che richiedono competenze specialistiche, in virtù delle rigide barriere certificative all’ingresso, e che sono caratterizzate da prodotti dai cicli di vita pluriennali dall’elevata marginalità.

La diffusione delle tecnologie digitali sta definendo un nuovo scenario: l’era dei dispositivi interconnessi, degli analytics dell’intelligenza artificiale, il numero crescente di dispositivi intelligenti. Con questo salto tecnologico a suo parere siamo di fronte a un vero e proprio ‘salto di civiltà? Il 5G cosa accelera in questo quadro?

Il mondo dei dispositivi connessi è previsto in forte crescita da numerosi studiosi e analisti di settore (si stima una crescita annua del 15% per i dispositivi Hardware e del 30% per le soluzioni Software). Questo fenomeno interesserà un numero sempre maggiore di settori e ambiti di applicazione, in molti dei quali operiamo con successo già da anni (industriale, medicale, vending, fitness, trasporti, ecc.). In questo senso, il 5G, si configura come un elemento parte di un ecosistema di trend tecnologici, quali intelligenza artificiale, machine learning, Edge Computing, IoT, che indubbiamente saranno i driver dei prossimi anni.

Qual è il vostro impegno su Ricerca e sviluppo? Quanti nuovi prodotti riuscite a mettere in campo ogni anno?
In SECO siamo proattivamente e continuamente alla ricerca di nuove idee, le sosteniamo e sperimentiamo per fornire prodotti sempre all’avanguardia. Anche nel corso del 2020 abbiamo continuato ad investire in Ricerca e Sviluppo, in nuove tecnologie di produzione e in personale qualificato, destinando alle attività di R&S oltre il 10% del fatturato, e siamo riusciti a lanciare più di 20 nuovi prodotti. Nel 2021 i nuovi prodotti saranno addirittura in crescita. Oggi il nostro dipartimento di R&S occupa circa il 30% delle persone del gruppo e si compone in gran parte di ingegneri altamente qualificati nello sviluppo di piattaforme hardware e software, capaci di mettere a punto soluzioni tecnico-ingegneristiche in grado di soddisfare ogni esigenza del cliente. SECO è regolarmente invitata dai più importanti player tecnologici agli Early Access Programs, che permettono di accedere in via prioritaria alle più innovative soluzioni tecnologiche, effettuando test e sviluppi preliminari, consentendo così un importante vantaggio competitivo per i nostri clienti, in termini di time-to-market dei propri prodotti.

Nell’aprile 2020 avete dato vita a un’importante collaborazione industriale di cui lei si è detto ‘particolarmente orgoglioso’: si tratta di quella con Ibd Biomedical. Ce ne può parlare?
Ormai un anno fa è nata una vincente collaborazione con IBD, una PMI innovativa italiana attiva nel settore biomedicale, grazie alla quale ha preso vita Biorespira: un ventilatore polmonare non invasivo ad alto flusso, compatto e portatile, dotato un display completamente touch screen e adatto ad un uso sia ospedaliero che domiciliare per i pazienti affetti da polmonite da COVID-19. Più recentemente, ci sono state altre collaborazioni industriali rilevanti. A inizio marzo, è stato siglato un accordo di partnership con Microsoft per l’introduzione e la diffusione di tecnologie IoT. La partnership mira ad unire la potenza e flessibilità tipiche della piattaforma Microsoft Azure alla versatilità offerta dagli applicativi Clea, con l’obiettivo di essere al fianco delle imprese che vogliono accelerare la propria digitalizzazione.
Inoltre, non possiamo non far riferimento ad un’altra collaborazione molto importante avvenuta solo poche settimane fa: Olivetti SpA, società del Gruppo Telecom Italia, ha acquistato una quota del 7% del capitale sociale, durante la fase di collocamento delle azioni SECO, dimostrando grande fiducia nel Gruppo. Abbiamo accolto molto positivamente questa richiesta, con l’obiettivo di costruire una partnership industriale orientata, in particolare, allo sviluppo e alla diffusione di tecnologie innovative hardware e software e di soluzioni IoT proprietarie.

Come avete vissuto l’arrivo della pandemia? Come vi siete organizzati per minimizzare i contraccolpi?
SECO è riuscita a superare le fasi più critiche della pandemia sin da subito, implementando tutta una seria di misure di prevenzione - termoscanner per il rilevamento della temperatura corporea, distanziamento sociale - necessarie a prevenire la diffusione del virus. Laddove possibile, abbiamo incentivato lo smart working fin dall’inizio di marzo 2020, proprio per ridurre la presenza in sede e limitare la possibilità di contagio. Questo ha reso un po’ più complessa la quotidianità ma, nello stesso tempo, ha consentito all’azienda di non essere impattata nella propria operatività del ‘day by day’. L’implementazione di queste misure di sicurezza ha permesso a SECO di non chiudere mai e continuare a lavorare, anche grazie al fatto di essere un fornitore strategico per la rete biomedicale italiana e non solo. In questo settore, infatti, abbiamo diversi clienti molto importanti, che operano con numerose sedi nel mondo.

Operate su scala globale con uffici in Europa, Nord America e Asia, oltre a stabilimenti produttivi in Italia e Cina. Come, nei suoi tratti essenziali, è organizzato il Gruppo?

Il Gruppo SECO conta oggi più di 450 collaboratori ed è direttamente presente in nove Paesi. Grazie alle sedi collocate in territori strategici, la rete commerciale SECO è in grado di garantire la distribuzione a livello globale. Il nostro obiettivo è quello di porci come partner tecnologico di riferimento delle aziende che vogliono fare innovazione, ovunque nel mondo.

Nel 2020 avete effettuato varie acquisizioni, all’interno di un più ampio disegno strategico di SECO iniziato nel 2019 con l’acquisizione di Fannal Electronics Co. Ltd., azienda cinese con sede a Hangzhou attiva nella produzione di touch screen. Quali sono i tratti di questo disegno strategico?
Il nostro obiettivo è incrementare sempre più il livello di servizio fornito al cliente. Abbiamo una presenza geografica internazionale e abbiamo sviluppato l’unica soluzione end-to-end presente sul mercato, che unisce elementi hardware e software: dai sistemi integrati dotati di interfaccia uomo-macchina, ai KPI e i modelli predittivi sviluppati a partire dai dati che il nostro hardware estrae dal campo. Mettere a disposizione del cliente una soluzione integrata significa offrirgli importanti benefici in termini di time-to-market, costo e riduzione della complessità tecnologica e di gestione della supply chain. In questa direzione sono andate tutte le nostre acquisizioni: Aidilab, Ispirata e Hopenly in Italia, Fannal Electronics in Cina e InHand Electronics negli Stati Uniti.

Cosa significa in concreto per voi essere sostenibili a 360 gradi, sia dal punto di vista ambientale che economico e sociale?
Fin dalla propria nascita SECO ha orientato la propria strategia verso un modello di business sostenibile, capace di creare vantaggi competitivi per l’azienda integrando obiettivi economico-finanziari con aspetti di natura sociale e ambientale. Il Gruppo SECO è sensibile alla tematica della riduzione degli impatti ambientali e si impegna nel costante miglioramento dei processi produttivi per ridurre le emissioni e il livello di rifiuti prodotti. A dimostrazione di ciò, già da tempo abbiamo adottato numerose azioni volte a ridurre l’impatto ambientale. Sono stati introdotti cestini per la raccolta differenziata in uffici e aree comuni; borracce in alluminio sono state fornite a tutti i dipendenti, in concomitanza con l’installazione di stazioni di erogazione di acqua potabile. I prodotti presenti nei distributori automatici sono inoltre selezionati con l’obiettivo a minimizzare, ovunque possibile, l’utilizzo di involucri in plastica usa e getta. Infine, dal 2021 tutta l’energia elettrica che alimenta sedi Arezzo e Tregozzano è prodotta utilizzando fonti rinnovabili.
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